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 Il surf e la scrittura creativa nel TEXT by Griffith University

di - 11/03/2022

In almeno 150 anni di storia ‘bianca’ sul surf si é scritto di tutto: memorie, trattati di storia, biografie, poesie, saggi di antropologia, libri gialli, testi per adolescenti, persino fantascienza. Questo senza contare le centinaia di testate giornalistiche dedicate che negli ultimi 70 anni hanno inondato la stampa e poi la rete con ogni sorta di testi specifici.

Eppure la reputazione di cui il surf gode in ambito accademico, è ancora negativamente influenzata da una lettura superficiale del suo ruolo sociale e dal suo aspetto edonistico, spesso scanzonato.
Per molti tra i sedicenti ‘intellettuali’, il surf evoca un’idea di adolescenza e di immaturità: nulla che valga la pena di essere preso seriamente, almeno da un punto di vista accademico.

Wave riding e cultura cinese, un binomio tutt’altro che recente: nel suo libro “Children of the Tide” Nik Zanella analizza una storia di 1200 anni

Contro questa visione limitativa della surf-culture si è recentemente schierata la prestigiosa Griffith University, di base sulla Gold Coast australiana. Lo ha fatto dedicandovi un intero numero della sua più prestigiosa pubblicazione ‘TEXT’, che annualmente raccoglie e divulga il meglio del ‘Creative Writing’ a livello planetario[il numero 25 di TEXT, consultabile qui].
L’editore capo Nigel Krauth ha selezionato undici accademici dai campi più disparati dando loro carta bianca sui contenuti. Il risultato è una raccolta affascinante, profonda e pur sempre godibilissima di surf-essays, che spaziano dalla storia, alla letteratura, alla poesia.

Tra gli autori (quasi tutti PhD nei rispettivi campi di ricerca) spiccano Tim Baker (già autore delle biografie di Mick Fanning e Mark Occhilupo) che nel suo ‘Dancing about Architecture’ analizza come l’etereo atto di ‘cavalcare onde’ sia stato descritto e utilizzato nella letteratura degli ultimi 100 anni, costituendo una sfida (spesso persa in partenza) anche per gli autori più blasonati.

Un taglio completamente diverso è invece quello proposto da Lynda Hawryluk nel suo articolo ‘Surfing with Shivers’ che analizza la produzione letteraria e la nascita di miti ‘gotici’ relativi agli attacchi di squali nella città di Ballina (New South Wales, Australia), da molti definita la capitale mondiale degli attacchi fatali.

Il contributo dei curatori stessi, Nigel Krauth e Jake Sandtner invece indaga il ruolo, spesso negativo, della letteratura surf nel processo coloniale, analizzando la visione suprematista bianca dello sport ed il suo ruolo nella marginalizzazione e denigrazione delle tradizioni autoctone, soprattutto polinesiane.

Unico contributo italiano alla raccolta è di Nik Zanella (@nikzanella), Sinologo di Ca’Foscari (Venezia) ex chief editor di SurfNews magazine ora di base ad Hainan (Cina). Nel suo ‘Treading Waves on the Qiantang River’ Nik ricostruisce la affascinante storia di una comunità surf attiva in Cina a partire dal 9* secolo traducendo ed analizzando poesie, cronache dinastiche ed editti imperiali. Il suo articolo riassume e ripropone in forma accademica i contenuti di ‘Children of the Tide, libro pubblicato nel 2019 ed entusiasticamente recensito da media come Surfer Mag, Surfline, The Times UK e La Repubblica.

Per chiunque abbia un interesse ‘profondo’ per lo sport, la raccolta TEXT costituisce uno degli esperimenti più avanzati di surf-culture pubblicati fin ora ed è disponibile gratuitamente a questo link: https://textjournal.scholasticahq.com/issue/3586

Per saperne di più sul libro ‘Children of the tide’: @childrenofthetide_thebook

Se ancora non conosci Silver Dragon, la più grande onda di marea al mondo, ti basterà guardare questo video per farti un’idea: 


Situata sul fiume Qiantang a Hangzhou, in Cina, l’onda si forma con la marea entrante e dunque due volte al giorno quando l’escursione è sufficiente. Slver Dragon è così grande, lunga e potente grazie alla forma ed alla dimensione dell’estuario del fiume Qiantang
L’effetto amplificato della marea entrante dall’oceano verso il fiume rende quest’onda tra le più affascinanti e temute al mondo. L’onda è in grado di risalire il fiume per molti km e può essere surfata per una lunghezza eccezionale, specie quando l’escursione di marea è massima.