Pubblicità

Intervista: Lodovico ‘Guancia’ Baroncelli, il surfista zero a Ravenna

di - 18/02/2016

E’ stato il primo surfista ad apparire in cover nella rivista Surf News, quando ancora usciva in bianco e nero. Siamo nell’ormai lontano 1994 ed uno tra i primi surf magazine italiani era appena nato. La scena surf italiana stava esplodendo, ma senza internet le varie comunità surfistiche già presenti erano delle singole entità poco comunicanti tra loro.
Tutto era più complicato, la meteorologia navigava a risoluzioni bassissime e le previsioni meteo-marine erano quasi inesistenti.
Lodovico Baroncelli è uno dei primi surfisti della costa ravennate, probabilmente il primo, oltre a possedere il primato come volto apparso nello storico magazine italiano. Per chi non lo conosce ve lo presentiamo in questa piacevole intervista.

La prima cover di Surf News Magazine con l’intervista a Lodovico – 1994
Ciao Lodovico, ci è spesso capitato di trovarti in acqua nel ravennate anche nei giorni più freddi e con condizioni spesso difficili, sempre con la stessa passione di sempre. Sappiamo che hai cominciato molto prima della maggior parte di noi. Raccontaci come è andato il tuo primo approccio al surf e cosa è cambiato negl’anni…

Ciao Michele, nel 1978 praticavo windsurf e quando cadeva il vento smontavo la vela e tentavo di surfare la scaduta con la tavola (era un 12′ windsurfer). Nello stesso anno uscì al cinema ‘un mercoledì da leoni‘ che consolidò l’ispirazione e la fece diventare progetto. La prima onda consapevole la presi a Malibu nel settembre del 1980. appena tornato mi autocostruii una tavola ed iniziai ad andare in acqua. Chiaramente, essendo il surfista ‘zero’ a Ravenna sono andato in mare da solo fino al 1983, quando comparvero altri 4 surfisti. Da allora il numero dei praticanti è sempre cresciuto grazie anche alla visibilità dello spot della diga di Marina di Ravenna, luogo di passeggiate di molti ravennati.

Lodovico ‘Guancia’ Baroncelli Diga Porto Corsini – maggio 1989

Quando hai scoperto le altre realtà in Emilia Romagna e nelle regioni limitrofe?

Verso il 1985, dove a Cesenatico c’era qualcuno che surfava il molo di levante, spot ora defunto a causa delle barriere. Poco dopo imparammo che anche al Conero c’era una persona che andava in acqua. Il Veneto invece è stata una realtà sconosciuta per molti anni ancora. Gli anni dal 1987 al 1989 presentarono una situazione meteorologica simile a quella di quest’inverno e quasi ogni weekend si emigrava in costa ovest, perciò la conoscenza di spot adriatici non si incrementava più di tanto.

Marco Gerbella, Lodovico ‘Guancia’ Baroncelli, Andrea Tazzari, Giampiero Gerbella – Palo (ora denominato Boca) Marina Romea 1983

Dopo la tavola autocostruita come si è evoluto il tuo quiver?

Quad Barland 5’10” -1983 ; thruster Natural Progression 6′ 2″ -1984; 8’6″ Rip Curl/Phil Grace -1985; 9′ Barland -1986…poi innumerevoli tavole sia lunghe che corte tra le quali un 9’5″ Vardeman Surfboards del 1967. Ora uso tavole lunghe ed un bonzer 7′ Campbell Brothers modello Russ Short.

Tavole dal valore inestimabile, se non altro affettivo! Quando è avvenuto l’incontro con i redattori di Surf News?

Andrea Tazzari, mente di Surf News, era tra coloro che incontrai nel 1983. Amici e compagni di onde da molto prima della nascita di Surf News, nato come surf-zine del Riviera Surf Club nel 1988. Il ritrovo della scena del ravennate ovviamente era Danger Surf Shop, di Andrea Tazzari ed Alessandro Cantelli. Tra i frequentatori c’erano anche Nik Zanella ed Emi Mazzoni. Angelo Manca, come Tazzari, era uno dei primi surfisti ed amico dalle scuole medie. Surf News era a distribuzione gratuita in vari surf shop, soprattutto nel Lazio, solo molto tempo dopo divenne una rivista sempre più curata ed attenta al soul surfing ed al surf travel.

Roberto Scaioli, Filippo Donati, Lodovico ‘Guancia’ Baroncelli Bagno Nettuno Marina Romea Maggio 1980

Ti abbiamo letto nella tua prima intervista in cover proprio su questo storico surf-magazine, ti aspettavi che una rivista nata per gioco diventasse un pezzo storico del surf italiano?

No, certamente non me l’aspettavo e forse non se l’aspettava nessuno. Lo sviluppo del surf in Italia così come è oggi era a quei tempi inimmaginabile. Durante i primi anni di Surf News era inimmaginabile prendersi sul serio. E’ stata una crescita naturale, e molto si deve alle parole di Nik ed alle foto di Emi. Quei ragazzi hanno messo la passione davanti al ritorno economico.

Tornando al presente, cosa pensi dell’attuale scena surf italiana? Cosa c’è di buono e cosa si è perso per strada da quel lontano 1980?

C’è di buono che sempre più persone si avvicinano alla cultura del surf e non solo ad uno sterile gesto atletico. Si è perso invece per strada un certo cameratismo, uno spirito ‘aloha’ che rendeva il surf di quei tempi una grande avventura.

Lodovico ‘Guancia’ Baroncelli, Rodolfo Barbadoro, Michele Ragazzini Diga Marina di Ravenna 1985

Con l’avvento di internet è divenuto tutto più semplice, dal comprare il materiale al trovare lo spot, fino alle previsioni onde molto dettagliate. Cosa significava per te scoprire nuovi spot e muoversi senza troppe certezze meteo? Raccontaci un epic day degl’anni ’80…

Durante gli anni ’80 ci si basava sul bollettino del mare trasmesso da radio Rai e soprattutto sulle previsioni serali del l’immenso Generale Andrea Baroni. Avendo studiato meteorologia alle superiori non mi riusciva difficile leggere le carte bariche perciò mi muovevo quasi a colpo sicuro. La scoperta di nuovi spot mai surfati è sempre stata per me un’emozione fantastica, si percepivano infinite possibilità. Così come enorme era la tristezza di scoprire che uno spot da noi scoperto veniva distrutto con scogliere artificiali o da costruzione di inutili approdi turistici. Epic day: 25 agosto 1985. Inattesa mareggiata profonda da sud est, double overhead, vento teso da WSW. Dormimmo in un capanno da pesca sulla diga di Marina di Ravenna. Al risveglio il mare era enorme, il mio maggiolino semi sommerso dall’ingressione del mare. Onde perfette e potenti, terminai la giornata al pronto soccorso con un orecchio affettato dalla pinna. Era quasi impossibile non trovarsi dentro al tubo.

Grazie mille per il tuo tempo Lodovico, i tuoi racconti ci hanno emozionato…Ci vediamo in acqua!

 

Logo Riviera Surf Club – siamo nel 1988
Lodovico ‘Guancia’ Baroncelli Diga Porto Corsini maggio 1989
foto 6. Marco Gerbella, Lodovico ‘Guancia’ Baroncelli, Andrea Tazzari, Giampiero Gerbella Palo (ora denominato Boca) Marina Romea 1983