Pubblicità

Italian Pro surfer vs italian soul surfers

di - 21/06/2016

Dopo l’arrivo del primo talent italiano dedicato al surf da onda si è acceso un immenso dibattito tra la comunità surfistica italiana, spesso alimentato da forti critiche. Ai molti pareri negativi si sono affinacati altri positivi, nel mezzo spunti di ogni genere e peso. Attraverso questo articolo di Fabiola Carta vogliamo proporvi alcune riflessioni più o meno comuni che sono uscite attraverso la nostra community. Se pensi che valga la pena aggiungere altro scrivici o commenta il post su facebook!

Italian Pro Surfers 4surf italia 1 (19)

Italian Pro Surfer: che ne se parli bene o se ne parli male, purchè se ne parli. Sono feroci le critiche di larga parte della comunità surfistica italiana. Contestualizziamo queste critiche, che non sono di invidiosi e incapaci come qualcuno continua a insinuare, ma di persone che lamentano la commercializzazione di uno stile di vita semplice e genuino: natura, sport, libertà.
Un’altra linea di pensiero è preoccupata per l’affollamento delle line-up che potrebbe essere incrementato dal programma, e che in Italia è un problema non indifferente: chi frequenta Banzai, Varazze e Capo Mannu, per fare solo alcuni esempi, lo sa bene. La ricetta è difficile da digerire: scelta di concorrenti si bravi, ma già conosciuti e sponsorizzati, perchè un “talent show” che dà un’occasione a chi ancora non è nessuno è avanguardia pura, orologi
brillantinati nonché ettolitri di birra e crema solare, presentatrici tanto carucce quanto impreparate, giudici speciali che di speciale hanno la completa estraneità alla materia.

articolo 4surf 2 Alba in mare con pochi amici, onde buone e tanti km di ricerca: anche questo significa essere soul surfer – Ph: Is Benas Surf Club

L’intento del programma immagino sia far comprendere e mostrare nella sua interezza il surf a chi non lo conosce. Il risultato invece è che l’estraneo che guarda IPS fa indigestione di clichè e plastica, conformemente a quanto ci propina la pubblicità da qualche anno a questa parte: dai biscotti ai suv, passando per shampoo e profumi; capelli al vento, tavola sottobraccio e via a dominare l’Oceano. Mi sembra assurdo pensare anche lontanamente che chi punta la sveglia alle prime luci dell’alba per godere delle migliori condizioni possibili, chi si fa chilometri e chilometri a ogni
mareggiata, chi si prende vento-pioggia-gelo col sorriso sulle labbra, chi spende ogni centesimo tra viaggi e attrezzatura, chi insomma vive il vero surf italiano possa apprezzare IPS. L’apparenza che prevale sulla sostanza non ci appartiene, e come ben si sa alle persone piace immedesimarsi in quello che vedono in televisione, sullo
schermo vogliono la realtà e non una caricatura.

Italian Pro Surfer 4surf media surf italia talent show surfing (12)

Io avrei voluto molto più surf e meno fiction, mezzora di allenamento e mezzora di gara condensati in una manciata
di minuti mi sembrano quanto meno riduttivi, mentre il tempo dedicato ai dialoghi costruiti a tavolino, ai primi piani sugli sponsor, al “powered by…” ripetuto ossessivamente, è fin troppo. Il lato positivo che mi sforzo di vedere è il ritorno economico per scuole, negozi e shaper locali, al quale avrebbe contribuito in maniera determinante far gareggiare i concorrenti negli spot nostrani: per ora le condizioni marocchine non si possono considerare ottimali, la Sardegna avrebbe potuto offrire molto e così altre località italiane, anche se con tempistiche lunghe e forse, lo riconosco, non idonee a un format televisivo.
Vale veramente la pena vendere l’anima al diavolo, far allungare le grinfie al Dio Denaro su ciò che per noi è così sacro? Sarò poco realista e molto romantica, ma io continuo a credere di no.
Non si può (S)vendere la nostra identità, la nostra passione, mercificare l’emozione di muoversi in sincrono con Madre Natura.
P.s.: e la fish l’ha “inventata” Steve Lis, non Tom Curren.

su palluso 4surf is benas La Sardegna non sarebbe stata una location perfetta per un talent italiano sul surf? – Ph: Is Benas Surf Club

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf