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JM e Pili Pili, i nuovi shape twin fins di Sequoia

di - 15/12/2018

“Per innovare bisogna conoscere le tradizioni” – anche nello shaping non esiste affermazione migliore e questo Marcello Zani, founder di Sequoia Surfboards, lo sa bene. Patendo da tale concetto nascono JM e Pili Pili, due nuovi shape retrò che vanno ad arricchire la gamma di tavole twin fins del brand italiano.

Come già saprete l’originale fish twin fin nacque in California nel 1967 dal genio di Steve Lis, uno dei migliori kneeboarder di San Diego nonchè shaper visionario, che un po’ per esigenza personale diede vita alla coda della tavola che tutti conosciamo. Steve affermò che la sua scelta di tail largo e “tagliato” in quel modo proveniva da un suo desiderio personale di funzionalità. Egli infatti era solito usare delle kneeboard pintail, ma il problema di questo shape risiedeva nell’impaccio dato dalle pinne ai piedi, che fungevano da “zavorra”; con questa nuova configurazione del tail, affermava Lis, c’era maggior supporto per le sue pinne ma allo stesso tempo mantenendo i vantaggi del pintail.
L’invenzione di questo shape ha cambiato per sempre il modo di interpretare le onde per molti surfisti, ed è per questo motivo che tutt’oggi viene molto utilizzato e riproposto con diverse varianti.

A sinistra il modello Pili Pili, a destra la JM

L’innovazione conoscendo le tradizioni per Sequoia Surfboards sta nel connubio tra l’utilizzo della tecnologia CFD di “fluidodinamica computazionale”, una delle tecnologie più avanzante ed innovative del mercato surf per gli shape performanti, e lo studio delle linee della tradizione e modelli di tavola per una surfata con stile classico.
“Ho passato diversi mesi in California e sicuramente sono stato influenzato da questa cultura” – afferma Zani, che continua “sono anche un appassionato di shape retrò, kneeboard e longboard. Proprio lo shape del primo fish, il mitico Steve Lis, nasce come kneeboard, in cui le due punte del tail servivano per poter appoggiare le pinnette. Ho sviluppato i due nuovi twin fins confrontandomi con gli shape del passato, ma sempre attuali”.

JM (Jacq May)

Il primo dei due shape ha un outline proveniente da una classica shortboard californiana, wide point e volumi spostati in avanti mantenendo però un foil moderno, non troppo voluminoso e con bordi 5050.
Quindi forza nella remata, stabilità e glide retrò. Anche il rocker ha una linea moderna per rendere la tavola più facile da usare rispetto ad uno shape puramente classico. Il concavo legato alla soluzione twin è un singolo che passa ad un leggero spiral Vee nel tail.

Misure (tavola in foto):

5’7″ 19 3/4 2 5/8 30.44 L

Pili Pili

La seconda tavola è un twin fin performer: abbina un outline che si ispira a linee retrò, sia la parte centrale che il wing nel tail sono di ispirazione anni ’70 ad uno shape con rocker, foil e concavi di una short moderna. Questo mix rende la tavola molto usabile, ottima performance con grande facilità.
La Pili Pili vuole essere un twin fin all round, una via di mezzo tra una short moderna ed un twin fin puro-; Marcello Zaini ha deciso infatti di aggiungere, su richiesta, anche la terza scassa per la pinna centrale trailer. I concavi sono single to double to Vee, ed i rocker medi.

Misure (tavola in foto):

6’0″ 19 3/4 2 3/8 30.66 L

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Pili Pili

 

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf