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La città di Sale, l’incontro di tre generazioni a Rosignano Solvay

di - 18/10/2022

Da poche settimane è disponibile sulla piattaforma partecipa.zalab.org il documentario di Matteo Innocenti, La Città di Sale. Noi ci siamo iscritti alla piattaforma, lo abbiamo visto e ci è piaciuto.
Non si tratta di un surf film o di un documentario di surf, ma le onde surfate tra i vari spot della costa labronica passano spesso in video e tracciano un solco che identifica e si affianca a due dei personaggi protagonisti.

Roberto, Enrico e Francesco appartengono a tre diverse generazioni, vivono a Rosignano Solvay e conoscono bene tutte le sfumature di questa particolare cittadina industriale sulla costa toscana, nota per la presenza di un grande stabilimento chimico che per svariati motivi ha fatto molto parlare di se.
Nello scorrere delle loro vite quotidiane visioni economiche e prospettive storiche si intrecciano fra i tre personaggi e si incarnano in una dimensione radicalmente umana, spingendo ciascuno a misurarsi con la propria memoria.

A chi come noi ha vissuto le spiagge della zona col semplice obiettivo ludico-sportivo, questo documentario fornisce una visione storica e geografica decisamente più ampia, aiutandoci ad approcciare in modo differente ad una questione che spesso è stata sinonimo di un grosso problema, sia sociale sia ambientale.
Nelle righe che seguono il comunicato stampa sull’uscita del documentario, sopra il trailer (se non riesci ad aprirlo guardalo qui: www.zalabview.org/movie/la-citta-di-sale ).

Una città è in grado di ricordare? E qual è il suo linguaggio quando ci parla dei suoi abitanti, della sua storia, e di sé stessa? Il regista pratese Matteo Innocenti, con il suo lavoro desordio La città di Sale, si muove tra i linguaggi nascosti con cui i luoghi comunicano presente e passato, e sceglie di farlo partendo da Rosignano Solvay, cittadina industriale della Toscana che ha visto la sua storia prendere forma attorno a un grande stabilimento chimico.

In questo documentario si seguono le vicende di Roberto, Enrico e Francesco: appartengono tutti a generazioni diverse, e lungo i propri percorsi di vita si misurano con specifici frammenti della storia di questo centro urbano. C’è chi tra loro ne cerca lidentità contemporanea, tra i richiami turistici della costa e le suggestioni «lunari» delle spiagge bianche. E c’è chi invece rimane legato a un passato più o meno lontano, che siano i ricordi dei vecchi canali o quell’identità forte che veniva plasmata dalle dinamiche peculiari della vita nella fabbrica.
Un’impostazione tangibile e culminante nel villaggio Solvay, l’utopistica città giardino che parte da modelli ideali tardo-ottocenteschi come quello di Ebenezer Howard per prendere poi una sua via inedita, frutto anch’essa delle interazioni profonde tra differenti protagonisti di questo territorio.

Il percorso del regista attraversa la quotidianità dei protagonisti ricercando le loro memorie, il loro presente e le loro immagini del futuro. In questo modo visioni economiche e prospettive storiche si incarnano in una dimensione radicalmente umana. La realtà si trasforma a poco a poco in un paesaggio interiore, e il tempo acquista una natura del tutto soggettiva, mentre emergono interrogativi sull’essenza degli spazi in cui viviamo, sul cambiamento del senso di identità attraverso le generazioni, sulla stratificazione dei livelli urbani e sull’antropizzazione del paesaggio.

“Capisci che un luogo è bello quando ci andresti ad abitare, quando non ci andresti solo in viaggio una settimana”

Matteo Innocenti
Matteo Innocenti nasce a Firenze il 19 settembre del 1980. Durante gli anni dell’università si avvicina al mondo dell’audiovisivo, partecipando alle riprese di due documentari e lavorando su alcuni set come assistente e macchinista. Nel 2008 si trasferisce a Roma, dove lavora come assistente al montaggio e poi montatore per la tv nazionale, collaborando a programmi televisivi, reportage e documentari. Nel 2016 inizia le riprese del suo primo documentario, La città di Sale.
Disponibile sulla piattaforma: partecipa.zalab.org

 

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf