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La Granfondo Laigueglia omaggia Damiano Cunego

di - 17/01/2019

Damiano Cunego sarà ospite di una delle granfondo simbolo del panorama amatoriale, una classica di apertura dell’anno sportivo agonistico, la Granfondo Internazionale Laigueglia. Al classico appuntamento di fine inverno, che si terrà il 24 febbraio 2019, sarà presente uno dei corridori italiani che ha scritto la storia del ciclismo nazionale ed internazionale, con il suo trionfo al Giro d’Italia 2004, la sua vittoria all’Amstel Gold Race e i tre trionfi al Giro di Lombardia.

La Granfondo Internazionale Laigueglia sarà anche la gara di apertura dei circuiti Inbici Top Challenge, Alè Challenge, gran Trofeo GS Alpi e Formula Bici. Per l’edizione numero 21 della gara ligure, verrà proposto un percorso di 113 km con un dislivello complessivo di 1883 metri. Colla Micheri sarà l’ultima salita di un tracciato comunque impegnativo anche in considerazione del momento stagionale. Il territorio ligure e il tracciato della granfondo, non presentano una vera e propria pianura ma un continuo saliscendi con il suo apice allo scollinamento sopra l’abitato di Paravenna. Questa salita viene affrontata anche nella versione della gara dei pro e le sue pendenze, in alcuni tratti superano abbondantemente il 10%. Per molti, la Granfondo Internazionale Laigueglia è prima di tutto un test e una sfida da affrontare contro sé stessi. L’occasione di pedalare con un grande campione come Damiano Cunego renderà ancora più indimenticabile la propria presenza a questa gara.

Le iscrizioni alla Granfondo Internazionale Laigueglia sono già aperte, e fino al 19 gennaio è possibile aderire alla quota agevolata di 40 euro.

Per ulteriori informazioni è possibile accedere al sito ufficiale

granfondolaigueglia.it

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.