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La Granfondo Luca Avesani, dal nostro Enrico Monti

di - 03/05/2018

Una lunga tradizione non tradisce mai. Questo un po’ il succo della edizione 2018 della Granfondo Luca Avesani con alle spalle date e tracciati diversi, sembra aver trovato la sua collocazione ottimale in questa ricorrenza della Festa del lavoro. E di lavoro ne hanno fatto veramente tanto i numerosissimi volontari dislocati sul percorso e nella location di arrivo e partenza.

Pensate come a Verona, in un ponte del genere, si possa incastrare sport, turismo e un migliaio di ciclisti tra agonisti e non. Ma “l’Avesani” in sincronia con l’Amministrazione Comunale, ci è riuscita. Certo non cercate la comodità di un parcheggio a 100 metri in piena Piazza Brà, sotto l’Arena di Verona! Però passeggiare la sera nelle vie medievali illuminate merita, non si vive di sole barrette e multivitaminici. Una bella vacanza che però hanno scelto solo in pochi, troppo fitto il calendario, molte le gare nella stessa regione in pochi giorni. Ci sarà da meditare.

Alla vigilia del tris romagnolo (Cervia-Cesenatico-Cattolica) avremo o meno la conferma dei gusti e delle disponibilità degli appassionati. Fermo restando che la disponibilità a villeggiare in genere la si conquista con un insieme di servizi e iniziative che richiedono tempo e pubblicità. Un po’ sofferta la partenza (che vedeva schierati anche Paola Pezzo e il “Falco”) con un bel toboga per le vie cittadine, chissà che i nostri amici possano trovare un’altra formula o un’altra via per partire; anche perché di contro il rientro è stato assolutamente veloce, ben guidato da frecce, addetti e moto. Altro aspetto molto positivo le strade, da favola per i nostri martoriati cerchioni. Solo qualche tombino sporgente, in questo lato veneto li hanno abbassati un po’ troppo e sono ottimi trampolini per le borracce. Il tracciato, consolidato, è gradevole, tecnico e fa scoprire due angoli così vicini e diversi. La zona vitivinicola di Soave dove più di una volta abbiamo corso il rischio di volare dal tornante tra le vigne. La Lessinia, che nulla invidia a più titolate vallate alpine, dove le lunghe salite sono state mitigate dalla riposante vista alpestre di placidi ruminanti pezzati, incuriositi da questi omini multicolori sbuffanti e frettolosi. All’arrivo, sempre all’ ombra dell’Arena, un ottimo tortellino party condito da affettati e dolci. Cosa servirà per la consacrazione definitiva di questa gara?

Dal nostro Enrico Monti, foto FB dalla pagina ufficiale dell’evento.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.