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La sella con o senza canale di scarico, le tips

di - 08/02/2021

Questo è il terzo episodio di un percorso di approfondimento che è stato intrapreso con il supporto di Prologo. I due episodi precedenti hanno trattato “la sella giusta” e le differenze tra “le selle lunghe e quelle corte”. Ora andiamo ad argomentare un altro aspetto ergonomico della sella, ovvero “con o senza canale di scarico”.

La sella con o senza canale di scarico, le skills
La Dimension TRI CPC di Prologo, una delle selle corte più utilizzate anche tra i pro. Questo prodotto, oltre ad essere usato su strada, per le bici tradizionali e in alcuni casi montate anche sulle bici da crono, è impiegata anche dai bikers in ambito off road.

La sella “aperta” è funzionale per diversi aspetti

Partiamo subito dal presupposto che la sella con il canale di scarico non ha il solo compito di alleggerire le pressioni in una zona particolarmente delicata. Il foro centrale può indurre a modificare la posizione in sella (rispetto ad una sella tradizionale) e per questo la sua scelta deve essere oggetto di una corretta valutazione in sede di bike fitting. La sella aperta:

  • permette di alleggerire la pressione sui tessuti molli presenti nella zona perineale e sul nervo pudendo, complice talvolta, di fastidiosi intorpidimenti, proprio perché ha subito degli schiacciamenti.
  • Al tempo stesso la presenza del canale riduce la superficie di appoggio della zona ischiatica. Il paradosso può essere un aumento delle pressioni, per via di una posizione non corretta sulla bici (e sulla sella), magari protesa in avanti e/o verso il basso in modo eccessivo.

Mentre la chiusa…..

Tenendo sempre in considerazione alcune variabili e il presupposto di avere un corretto fitting sulla bici:

  • Il prodotto che non è dotato di canale di scarico non è detto che sia più scomodo ed è necessario considerare anche la nostra morfologia prima di scegliere.
  • La sella chiusa, “tradizionale” , lunga o corta che sia, ma senza foro offre una superficie di appoggio maggiore e mi permette di avere sempre un punto di contatto con le ossa ischiatiche.

La sella giusta, le quattro skills di Prologo

La geometria della bici non va tralasciata

Altri due fattori che non devono essere dimenticati, quando andiamo a scegliere una sella sono: le geometria della bicicletta e il sesso del ciclista.

  • Un dislivello accentuato fra la sella e il manubrio è una sorta di deterrente che implica una geometria votata all’aereodinamica, sintomo anche di un’elevata flessibilità pelvica. Questo fattore determina una maggiore pressione sul pavimento pelvico, rendendo utile l’uso del canale (che aiuta a scaricare e a distribuire meglio le pressioni che si generano in quel punto).
  • Una posizione meno schiacciata verso il basso, tende a far si che il corridore sfrutti maggiormente gli “appoggi dettati” dalle ossa ischiatiche.
  • l sesso è un altro fattore che deve essere considerato in fase di scelta.

La sella, lunga vs corta quali differenze

a cura della redazione tecnica, immagini della redazione tecnica e Prologo.

prologo.it

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.