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Lorenzo Baronti – my favourite spot

di - 05/02/2016

Mentre, dopo due ore e mezzo di auto, percorro le suggestive strade della Maremma per arrivare al campeggio sulla costa, riesco già a respirare l’aria salmastra portata nell’entroterra dal libeccio, che soffia forte questo venerdì mattina. Quando finalmente imbocco l’ultima strada per arrivare a destinazione, costeggiata da immensi pini e dalla tipica vegetazione maremmana, attraverso un ponte dal quale riesco a vedere il mare e noto che la schiuma alzata dal vento non manca, come ovviamente non mancano i kiters che dominano le acque a sud del porto, dove il Libeccio non incontra ostacoli.
Vento da sud-ovest e tanta schiuma al largo già accendono le mie speranze di trovare buone onde in uno dei miei spot preferiti, un beach-break accanto al porto, riparato dal vento meridionale che, con le giuste condizioni, crea onde a-frame, con una lunga destra in grado di regalare emozioni uniche: l’onda scorre lentamente, come se volesse giocare con te prima di finire il suo viaggio, che parte dal centro dell’arcipelago toscano e termina sulla spiaggia; durante il bottom turn non provo mai frenesia, ma rilassamento totale, guardarla dal basso verso l’alto, mi permette di intuire che la mia manovra sarà spontanea e lenta, in modo da godermi la sensazione che provo quando la tavola curva su questa magnifica parete.

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Una volta arrivato al campeggio mi munisco immediatamente di Graziella e raggiungo lo spot, dove incontro dei ragazzi del posto impegnati anche loro in un assiduo check mattutino, le mie speranze tuttavia svaniscono quando insieme notiamo che le condizioni non sono ancora buone per attivare del tutto questo spot.
Così comincia la ricerca delle onde che, come ogni surfista sa, ha qualcosa di magico, specialmente se sei in sella ad una bicicletta la mattina presto, quando puoi odorare l’aria salmastra portata dal vento sulle strade, e pedalare nel silenzio del paese, l’unica cosa che puoi udire è il frangersi delle onde sulla sabbia, più forte è questo rumore più la tua eccitazione e speranza sono alte.

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Dopo un’ora di ricerca sentiamo che il vento si fa sempre più teso, cominciando a creare qualche onda surfabile, mezz’ora dopo infatti mi trovo in bici davanti alla spiaggia con la mia Lost scassata, entrando mi rendo conto che le condizioni migliorano di minuto in minuto e dopo un’oretta in acqua riesco a prendere onde decenti; surfare onde cristalline fra questo magnifico paesaggio è infatti sempre estasiante ed emozionante: dalla line-up riesco ad osservare tutta la collina su cui è costruito il paesino, al cui apice sorge un magnifico castello, i locals sono inoltre sempre gentili e colloquiali, ormai abituati a surfisti Fiorentini come me; quando prendo la mia onda, questa si srotola piano piano, fino a schiantarsi contro gli scogli, dove sono sempre seduti alcuni turisti, eccitati e stupiti di vedere dei surfisti in questo mare. Il colore dell’ acqua cambia spesso durante il giorno, creando un angolo di paradiso, verdi onde cristalline pettinate dal vento off-shore che mutano in un arancione mozzafiato durante il tramonto, momento in cui si cominciano anche ad accendere le luci delle case sulla collina di fronte allo spot; la mia surfata diventa così sempre più rilassante ed emozionante, nonostante tutte le ore già passate in acqua.

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Desideroso di onde più impegnative, decido di rimontare in sella e di entrare nello spot davanti al campeggio, un secret dove sono quasi sempre solo in line-up (anche d’estate); sebbene il vento e la corrente siano piuttosto forti mi diverto a partire su queste onde ripide e veloci, i classici “scoppioni”, perfetti per chi come me vuole sentire quell’adrenalina del veloce take-off e della difficile sezione a close out iniziale da superare.
Terminata la session non vedo l’ora di potermi riposare da questa giornata che ha spezzato le mie braccia, ed alzarmi la mattina seguente al mattino presto.
Il giorno dopo infatti sono in acqua con buone condizioni: onde sul metro, senza vento. Passo tutta la mattina a surfare con i locals, incitandoci a vicenda sulle onde di questo magnifico spot, una session sotto il caldo sole di Maggio nel mio spot preferito…cosa chiedere di più?

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Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf