Pubblicità

Luca Tribondeau, la mia idea di sci freeride

di - 11/01/2018

Nelle ultime due stagioni siamo stati assieme sui due lati opposti dell’Oceano Pacifico, Canada prima e Giappone poi. Di solito sei abituato a viaggiare ma in quei viaggi dovevamo anche filmare. Come ti sei trovato, che differenze ci sono fra Alpi, Canada e Giappone, ti manca il wasabi?

Questi due viaggi sono fra i ricordi migliori della mia vita e il gruppo di persone con cui ho lavorato è fantastico. La neve sicuramente è diversa rispetto alle alpi, non tanto in Canada, dove la qualità alza il livello medio degli skier ma in Giappone dove la quantità è davvero senza senso.

Quello in Giappone è stato il viaggio più folle di sempre e ho sciato la neve più profonda della mia vita.

Che difficoltà incontra un ragazzo di 20 anni nell’industria dello sci? Il World Wide Web ha modificato di molto l’approccio allo sport. Cosa hai notato in questi anni?

E’ una storia completamente diversa rispetto al passato. Quando ho iniziato tutto riguardava lo sci e non il modo di presentarlo. Tutti volevano solo sciare e migliorare.

Ora c’è tutta la questione dei social media, che è interessante da una parte ma ha anche aspetti negativi. Devi prenderne atto e decidere come bilanciare immagine e sostanza.