Il mese di luglio ha portato moltissime onde sui nostri mari di ponente, un susseguirsi di swell con una frequenza così alta da fare invidia anche alla stagione autunnale. L’altro lato della medaglia riguarda la costa est, sponda del bel Paese che si è trovata sottovento ad un flusso zonale delle perturbazioni troppo spesso provenienti da ovest verso est, senza lasciar spazio ai venti settentrionali.
Anche dal punto di vista meteorologico è stato un mese dalle caratteristiche spesso autunnali, ma la forza delle basse pressioni in ingresso sul mare nostrum non è mai stata così incisiva da generare notevoli richiami di venti da sud, frequenti invece tra ottobre e dicembre.
Alle ore 17 del 30 luglio il mare si è disteso regalando piccole barre da S-E anche sull’alto Adriatico. Modello Kassandra ISMAR CNR
L’eccezione però c’è stata e riguarda l’ultima perturbazione che ci ha interessati: seguendo una traiettoria da pieno novembre, il cut-off del minimo di bassa pressione ha generato venti sciroccali in costa est, in grado questa volta di produrre uno swell da S-E quasi a sorpresa, essendo giunto sulle nostre coste con notevole ritardo.
L’aperitivo al Lamone…PH: Nicola Strocchi – pagina facebook “SURF BOCA”
Partendo da un’alba con piccole onde ma poco distese, lo swell è andato crescendo in mattinata e si è allungato successivamente durante il pomeriggio, regalando piccole onde da S-E fino al tramonto sulla maggior parte degli spot esposti tra il sud Marche, la Romagna e il Veneto. Il tutto, per la maggior parte delle zone, condito da venti deboli per l’intera giornata e spesso off-shore.
Le foto del momento migliore ovviamente non ci sono (eravamo in acqua), vista la notevole “scimmia” da calmare dopo un lungo periodo di piatta, ma chi c’ha creduto ed ha prolungato l’attesa potrà confermare quanto affermato.
Dopo un luglio senza bora ci voleva una mareggiata da S-E per sbloccare la situazione…è stato proprio un autunno Adriatico!
