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Nasce il Look Club Italia

di - 14/01/2022

Look Cycle presenta il primo team amatoriale dedicato ai suoi fan, il Look Club Italia. Una community esclusiva, dedicata ai ciclisti italiani uniti dall’amore per lo storico marchio, i suoi colori e le sue bici.

Solo 40 soci

Iscrivendosi al Look Club Italia, i ciclisti avranno accesso a numerosi vantaggi esclusivi tra cui: la divisa del club, in edizione limitata 2022, composta dalla leggera maglia Mondrian Fondo e dai pantaloncini con bretelle Radar; il tesseramento annuale ACSI 2022, che consente ai soci del club di rappresentare Look alle Gran Fondo d’Italia; il pettorale per la GF Riccione, con partenza dalla griglia preferenziale; una borraccia brandizzata Ride Your Dream; un codice sconto personale da utilizzare sull’e-commerce Look; la partecipazione a estrazioni e concorsi esclusivi; l’accesso prioritario ai lanci e alle novità dei prodotti Look; l’opportunità di iscriversi alle Look Ride, che inizieranno dalla primavera 2022.
L’unico requisito indispensabile per poter entrare a fare parte del Club è la proprietà di un qualsiasi modello di bicicletta Look.

 

Piuttosto che essere veloci sui pedali è però necessario essere veloci sulla tastiera, perché la prima opportunità di entrare a far parte del primo ed esclusivo team amatoriale Look è limitata a 40 posti.

Look Club Italia è anche su Instagram e su Strava.

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.