Pubblicità

Niner la gravel full e la nuova RLTe9 RDO

di - 01/10/2020

Abbiamo trascorso un paio di giornate nel comprensorio della Paganella, ad Andalo, in un contesto naturalistico dove la bici non è un complemento, ma è il soggetto principale.

Autunno di adrenalina, esplorazione e benessere in Paganella

L’occasione è quella dei BikeConnection days, un evento riservato ad alcuni media selezionati e non aperto al pubblico. Si parla e discute di bici, delle novità e di tendenze, si approfondiscono gli argomenti direttamente con i rappresentati dei brands. Oggi vi presentiamo alcune novità del mondo Niner.

Iniziamo con la Niner MCR 9 RDO

Al di la del prodotto, la domanda è: “abbiamo la necessità di una gravel bike full?” Ovviamente la risposta trova diverse interpretazioni, da quelle dei puristi della bici, che vedono il gravel come un ritorno al passato, abbinato allo spirito avventuriero della bici, puro e crudo, che alla vista di una bici come la MCR si voltano dalla parte opposta, fino ad arrivare agli amanti delle innovazioni e novità. Questi trovano nella MCR la massima espressione del divertimento, abbinato ai viaggi e alla versatilità del mezzo.

Non è una mtb

Dal punto di vista tecnico, questa Niner è una sorta di spartiacque: una nuova frontiera per lo stradista che si approccia al gravel con uno spirito di conquista. Il mezzo ideale per l’endurista e il downhiller che si gettano in un’altra disciplina, ma non vogliono sacrificare le doti di guida, il divertimento dei single track flow, qualche salto e drop, capaci di apprezzare il trasferimento su asfalto, in maniera più veloce rispetto ad una mtb full con i gommoni.

La versione completa di borse.

Telaio a modulo chiuso

Il frame è full carbon e non è un open mold, significa che il progetto è proprietario esclusivo di Niner.

  • Il triangolo anteriore prevede l’utilizzo della forcella Fox AX con 40 mm di escursione. Inoltre, sempre in merito a questa porzione della bici, la possibilità di montare borse bikepacking e supporti è massimizzata: è previsto un kit appositamente studiato.
  • Passando al retrotreno, il carro è compatto e molto ribassato, con la sospensione CVA (Constantly Varyng Arc) da 50 mm. Lo snodo superiore in alluminio è ancorato nella zona mediana del piantone, quello inferiore unisce i foderi bassi alla tubazione obliqua. La scatola del movimento centrale è posta al di sopra di questo pivot. L’ammortizzatore è esattamente nel mezzo e oltre alla funzione ammortizzante funge da equilibratore del carro.
  • Il comando remoto permette di bloccare completamente la sospensione. Inoltre, per irrigidire il carro, sul lato non drive è stato aggiunto un profilato in carbonio che unisce le due tubazioni.
  • Aggiungiamo: questa soluzione tecnica non influisce sulla rigidità della sezione centrale del telaio, completamente slegata dalla funzione ammortizzante.
  • La MCR è compatibile con ruote da 700 standard e può supportare pneumatici fino a 50c di sezione, oppure con ruote da 650b di diametro e fino 2.0” di larghezza degli pneumatici.
  • Può essere utilizzato il dropper post e la forcella full carbon Niner RDO, per chi preferisce avere la forcella rigida. I perni passanti sono 142×12 mm posteriore, 100×15 anteriore.

Le prime impressioni

Una bicicletta molto divertente, che fa sparire gli oltre 13 kg di peso una volta montati in sella. La MCR è una sorta di tappeto di velluto. Con le giuste coperture, alla pressione corretta permette di fare le stesse cose che si fanno con una mtb front, su sentieri, strade bianche, osando su qualche stradina con fondo roccioso. Quando si tratta di pedalare su asfalto, con sospensioni chiuse, questa è più veloce. Il comfort è notevole e la posizione di guida ben centrata sull’avantreno della bici, permette di essere veloci nella guida e di avere una buona resa in salita. Al grip e a copiare il terreno ci pensa il carro con il suo ammortizzatore.

Road Bike Connection 2020 – Andalo – Italy – Photo @6stili – www.luigisestili – BCA Bike Connection Agency. Il comando remoto dell’ammortizzatore. La leva di rilascio è posizionata vicino allo stem.

Niner RLTe9 RDO

Una sbirciatina alla nuova e-gravel Niner, categoria, quella delle e-bike gravel che ha consensi all-around, in ottica adventure, viaggi e bike packing. Non è una full come MCR, ha il carro e la forcella rigidi.

Road Bike Connection 2020 – Andalo – Italy – Photo @6stili – www.luigisestili – BCA Bike Connection Agency. Questa nella foto è la Niner RLTe9 RDO.

Monoscocca in carbonio

Il frame è un monoblocco in carbonio e utilizza l’ultima generazione di supporto alla pedalata: Bosch Performance CX Speed, con batteria integrata nell’obliquo e display Purion al manubrio. Parliamo di un motore che genera 75Nm e offre fino al 340% di assistenza (modalità Turbo).

  • La forcella è la RDO full carbon rigida. La RDO ha un off-set di 45 mm e la bici può integrare la forcella ammortizzata fino a 40 mm di escursione (proprio come la MCR).
  • Avantreno e retrotreno sono totalmente compatibili con supporti per le borse viaggio e parafanghi. Il concept di questa e-bike è quello di una bici per i grandi viaggi.
  • Altro aspetto interessante è quello legato al perno passante posteriore, Boost da 148 mm di larghezza (diametro classico da 12 mm), mentre l’anteriore è 100×15 millimetri.
  • La bicicletta può supportare le ruote da 700c (fino a 50c di larghezza per gli pneumatici) oppure 650b. Quattro le taglie a catalogo: 50, 53, 56 e 59.

Le prime impressioni

Una e-gravel performante, rigidi a reattiva, agile nei ratti tecnici dove si può beneficiare delle masse ribassate e di un passo contenuto del progetto. Concettualmente si pone nel mezzo tra una bici gravel specifica di nuova generazione e una road endurance, ma conserva quell’agilità, facilità di guida e stabilità dell’avantreno che ci hanno positivamente colpito guidando la MCR. L’unità Bosch è un vero proiettile, in particolar modo se si decide di usare la funzione Turbo al massimo delle potenzialità. L’integrazione della batteria è un vantaggio estetico notevole.

A cura della redazione tecnica, foto redazione tecnica, Rupert Fowler e 6Stili per BCA.

Ulteriori informazioni sono disponibili al sito ufficiale

ninerbikes.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.