Pubblicità

NORTHWAVE EXTREME RR, ECCO LA NOSTRA PROVA

di - 13/04/2018

Le calzature Extreme RR sono le più performanti prodotte da Northwave. RR, sinonimo di road race nuovo design, hanno una suola rigida, una forma votata al comfort e la rivoluzionaria tecnologia XFrame. Quest’ultima soluzione in particolare, tende ad eliminare il problema dei punti di pressione della tomaia sul piede, superiori e laterali, rendendo la calzatura adatta a differenti tipologie di piede. La tomaia è  realizzata con materiali di nuova generazione: rete interna per un comfort superiore e termoregolazione ottimale, uno strato intermedio più rigido per un supporto uniforme lungo tutta la tomaia, e uno strato esterno di 0,5 mm, sottile ma altamente resistente, per fornire la giusta protezione. Non solo: il tessuto nella parte del tallone è una sorta di controtrama che aumenta il grip ed evita lo scalzamento in fase di trazione del pedale.

Il vero salto di qualità di Northwave Extreme RR è la combinazione tra i materiali morbidi, confortevoli  e resistenti, un sistema di chiusura completamente ripensato, capace di stabilire nuovi standard in termini di uniformità di calzata in ogni punto del piede, senza dimenticare la suola. Ultralight Carbon 15, costruita integralmente in carbonio unidirezionale con layer rinforzato, e un indice di rigidità di 15.0. Questa presenta delle asole per l’aerazione del piede. La predisposizione naturale alla tacchetta è di tre fori ma, grazie all’adattatore Northwave è possibile integrare il supporto per gli SpeedPlay, senza aumentare di troppo la distanza tra piede e pedale. Altro dettaglio di pregio, molto più che un semplice valore aggiunto è la disponibilità di una doppia soletta (comprese nella confezione originale), che hanno doppia densità e doppio spessore. Questo permette all’utilizzatore di creare una sorta di ulteriore personalizzazione della calzatura, in termini calzata, di comfort e di accoppiamento tra piede e scarpa.

northwave.com

LA NOSTRA PROVA

Northwave Extreme RR è un modello, una calzatura tecnica top performance che non è nuova, non è una “last relaise”, presente nel panorama delle calzature di alto livello già da una stagione più: nuova invece è la colorazione che vedete qui nelle foto.

La scarpa è dotata di una comodità e di un comfort oltre la media della categoria, che non significa una perdita di valore tecnico, anzi, proprio da questo aspetto si percepisce il valore tecnico della calzatura. Grazie al suo design, asciutto nella parte posteriore e centrale (ben accoppiato al piede), più largo verso la parte anteriore del piede, il comfort assume i contorni di quello che molti definiscono “sembra una pantofola”. La scarpa non schiaccia il piede in nessuna delle sue parti e, anche dopo tante ore di sella, di attività e cambi di temperatura (anche con sole e caldo), la Extreme non ammacca il piede. Extreme RR è comoda da subito, a prescindere dalla soletta che si decide di usare.

E’ necessario prendere la giusta confidenza con il rotore e tutto il sistema di chiusura, per evitare pressioni inutili sul collo del piede. Sempre in merito alla rotella di chiusura, questa è facile da raggiungere anche una volta che si è in movimento, la sua azione si percepisce ad ogni singolo scatto. La suola è rigida, ben conformata anche nella porzione mediana ma non è estrema. A nostro parere, sempre a riguardo della suola, questa permette di avere una pedalata efficiente anche nelle fasi di fuori sella. Il posizionamento delle tacchette (noi abbiamo provato diverse soluzioni con Look, Shimano e Time) è esemplare e facilmente si trova il corretto orientamento.

foto credits: Capagnolo e redazione tecnica

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.