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Nuovo attacco mortale da squalo a Reunion, vittima un bodyboarder

di - 21/02/2017

Un bodyboarder di 26 anni è stato ucciso poche ore fa mentre surfava a Reunion Island. Si tratta del 20-esimo attacco di squalo negli ultimi 6 anni, 8 di questi sono stati fatali. Il governo dell’isola, conosciuta come tra le più pericolose al mondo, ha preso alcuni provvedimenti negli ultimi anni, installando reti anti-squalo solo su qualche tratto della costa ovest. 

L’ufficio del governo locale dell’isola, dopo la tragica vicenda ha dichiarato: ”Questo incidente è accaduto in una zona in cui il nuoto ed il surf sono proibiti, purtroppo il bodyboarder ha corso un grosso rischio”. La vittima, conosciuta nella scena locale con il nick di Crapo, è stato morso all’arteria femorale della gamba dallo squalo, mentre faceva bodyboard nello spot di Santana, situato alla foce di un fiume ad est dell’isola non protetto dalle reti anti-squalo.  

L’anno scorso il surfer francese Jeremy Flores è tornato a Reunion insieme a suo padre (vicesindaco di San Paolo, il secondo comune più grande dell’isola) per promuovere una campagna di installazione reti di sorveglianza, al fine di rianimare il turismo portato dagli sport acquatici nell’isola.  
Grazie alle reti installate ad ovest l’indotto turistico sta ripartendo, le scuole surf sono state riaperte ed i contest locali si stanno riorganizzando. Tuttavia ci sono ancora molte zone interdette al surf che presentano un alto rischio di attacchi, dove qualche temerario/incosciente rischia la vita per surfare onde buone nelle giornate migliori. 
Ma, restando nelle aree protette da reti, ci teniamo a sottolineare che non si corre alcun rischio d’attacco e le onde non mancano di certo. 

Fonte: yahoo.com

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf