OCEAN FILM FESTIVAL WORLD TOUR torna in Italia per la nona edizione, pronto a incantare il pubblico con una selezione dei migliori film internazionali dedicati al mondo del mare. Dal 14 ottobre al 17 novembre 2025, il tour attraverserà 20 città, abbracciando quasi tutta la penisola: dalla Lombardia alla Puglia, dal Friuli alla Sardegna. Tra le nuove tappe di quest’anno spiccano Pescara, Ancona e Como che si aggiungono a una mappa sempre più ampia di spettatori e appassionati.
L’organizzazione e i Film in rassegna
Organizzato da Itaca The Outdoor Community, OCEAN FILM FESTIVAL ITALIA è una rassegna itinerante di cinema indipendente, non competitiva, che celebra l’oceano in tutte le sue forme: l’avventura e esplorazione dei mari, l’ambiente oceanico, gli action sport acquatici, la wildlife o tematiche di rilevanza ambientale. Un viaggio tra immagini potenti e storie vere, capaci di ispirare, sensibilizzare e far riflettere.
I Film in rassegna sono: Goddess, Footprints on Katmai, Fisheye, Diving into the darkness, We the surfers, Rugged Roots, The call
Oggi parliamo di: Footprints on Katmai
Footprints on Katmai è unisce arte, natura e consapevolezza ambientale, è visivamente raffinato e narrativamente emozionante. Ideale per parlare di inquinamento marino da una prospettiva personale.
- Regia: Max Romey
- Paese: Alaska USA
- Durata: 22’
SINOSSI
In un toccante viaggio tra memoria e scoperta, l’artista e regista Max Romey segue le tracce scolorite degli album da disegno di sua nonna fino alle spiagge selvagge e remote di Katmai, in Alaska. Lì, insieme a un gruppo di esperti di inquinamento marino, Romey svela una narrazione inaspettata dell’impatto umano su questo territorio che dovrebbe essere incontaminato, ma è segnato da impronte profonde lasciate anche di chi non vi ha mai messo piede.
PROTAGONISTA
Max Romey
Questo artista, regista e illustratore dell’Alaska ha trasformato la sua dislessia in un superpotere per raccontare storie con gli acquerelli al posto delle parole. Si è rivolto infatti alla pittura, ispirata da sua nonna, come modo per condividere le idee senza dover lottare con lo spelling. Con un background in acquerello e narrazione visiva, ha sviluppato uno stile unico che fonde schizzi fatti a mano e riprese documentaristiche.
Attraverso i suoi cortometraggi, Max esplora il legame tra uomo e natura, tra memoria personale e cambiamento ambientale.
Oggi Max mette in pratica il suo amore per la natura come regista e attivista per il clima.
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