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Ortovox sostiene le spedizioni sui ghiacciai

di - 28/02/2024

Ortovox ghiacciai

Ortovox, un’azienda specializzata in attrezzatura tecnica per attività alpine, si impegna a sostenere progetti di ricerca scientifica e ambientale cruciali per l’ecosistema. Attualmente, supporta uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano e Greenpeace Italia che analizza la presenza di microplastiche sui ghiacciai alpini, con particolare attenzione ai ghiacciai dei Forni e del Miage, importanti per l’arco alpino tra Lombardia e Valle d’Aosta.

Le analisi

Le analisi hanno rivelato una diffusa presenza di microplastiche, con il 80% dei campioni prelevati sul Ghiacciaio dei Forni e il 60% su quello del Miage risultanti contaminati. Le fibre rappresentano la maggior parte della contaminazione, con il cellophane come polimero prevalente, seguito dal polietilene-polipropilene e dal nylon.

«Le analisi confermano che la contaminazione da microplastiche è ormai ubiquitaria e ampiamente diffusa anche sui ghiacciai italiani», afferma Marco Parolini, docente di ecologia presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. «Questa evidenza risulta particolarmente importante in un periodo storico in cui l’aumento delle temperature globali può determinare il rilascio di inquinanti immobilizzati all’interno dei ghiacciai in fusione, contribuendo a contaminare gli ecosistemi acquatici e terrestri che si trovano a valle».

Cosa possiamo fare?

Il monitoraggio condotto da Greenpeace Italia non solo fornisce informazioni sui livelli di microplastiche sui ghiacciai esaminati, ma aiuta anche a identificare le cause e le fonti dell’inquinamento. Le attività turistiche e alpinistiche, inclusi gli impianti sciistici e di risalita, rappresentano una possibile fonte di contaminazione locale da plastica. Gran parte dell’attrezzatura e dell’equipaggiamento tecnico utilizzato in montagna è realizzata con polimeri plastici, che potrebbero rilasciare fibre e frammenti nell’ambiente.

Ortovox si impegna attivamente a utilizzare materiali sostenibili per l’abbigliamento tecnico, come la lana merino proveniente da fonti responsabili, e a produrre articoli equi, evitando l’uso di sostanze chimiche dannose come i PFC. Già dal 2023 l’azienda ha raggiunto l’obiettivo di impatto climatico zero, ma riconosce che questo è solo l’inizio del processo. Ortovox continua a lavorare costantemente per ridurre al minimo il suo impatto ambientale in tutte le fasi della produzione, dando priorità alla riduzione delle emissioni anziché alla compensazione.

Ortovox ghiacciai

Le fonti di inquinamento includono anche la degradazione e frammentazione di rifiuti plastici di grandi dimensioni abbandonati sui ghiacciai, come gli imballaggi alimentari.

Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, sottolinea l’importanza di proteggere questi ecosistemi fragili e preziosi, così come gli habitat, le risorse e le comunità montane. Egli afferma che per farlo è necessaria una fruizione sostenibile e consapevole del territorio, insieme a una significativa riduzione del consumo di plastica. Quest’ultima, infatti, deriva principalmente dalle stesse fonti fossili che contribuiscono al cambiamento climatico, mettendo così a rischio l’esistenza stessa dei ghiacciai.

I dati

Il monitoraggio della presenza di microplastiche sui ghiacciai del Miage e dei Forni è stato effettuato durante una spedizione congiunta dell’associazione ambientalista e del Comitato Glaciologico Italiano (CGI), condotta tra fine agosto e inizio settembre, al fine di valutare lo stato di salute di questi importanti ghiacciai italiani. La sopravvivenza dei ghiacciai è minacciata dalla crisi climatica e dalle attività umane.

Secondo i dati forniti da Greenpeace Italia e dal CGI, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2022 il ghiacciaio del Miage, il più grande ghiacciaio nero delle Alpi, ha perso oltre 23 metri di spessore e 100 miliardi di litri di acqua, una quantità approssimativamente equivalente all’acqua potabile erogata ogni anno per l’intera città di Milano. Per quanto riguarda il ghiacciaio dei Forni, le misurazioni del 2023 hanno rilevato una fusione del 15% superiore alla media registrata negli anni precedenti, con una perdita di 9 centimetri di spessore al giorno durante l’ondata di calore della seconda metà di agosto.

L’impatto climatico e le attività antropiche, come lo scioglimento dei ghiacciai e l’inquinamento da plastica, minacciano seriamente questi ecosistemi. La perdita di spessore dei ghiacciai come il Miage e dei Forni è stata significativa negli ultimi anni, con conseguenze preoccupanti per la fornitura di acqua potabile e per la stabilità ambientale a valle.

Ortovox si impegna a creare prodotti sostenibili e a supportare progetti di ricerca per la conservazione dei ghiacciai. L’azienda adotta un approccio basato sul rischio e sulla conformità chimica per garantire la sicurezza delle persone e dell’ambiente

Camilla cresce a Torino dove si laurea in giurisprudenza, frequenta un master in Sport e Business management, ma capisce ben presto che la sua strada la porta in montagna. Dopo anni di Sci club, diventa maestra ed allenatrice di sci alpino e comincia a frequentare sempre di più le montagne che oggi sono casa. Sci alpinismo, alpinismo, trail running ed arrampicata sono le attività in cui spende ogni singola energia e, grazie alle quali, l’ha portata a scrivere ed a collaborare con le diverse aziende del settore outdoor.