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Pirelli Scorpion Race Enduro M in test

di - 05/09/2023

Pirelli Scorpion Race preview - 04

Lanciati alla fine dell’anno scorso e già presenti nei circuiti di Coppa del Mondo Enduro e DH, finalmente gli pneumatici Pirelli Scorpion Race sono accessibili ai comuni mortali

Le nuove Pirelli Scorpion Race Enduro M si sono fatte attendere a lungo. È uno dei modelli più versatili della formidabile gamma Race Enduro del marchio italiano e, grazie al disegno del battistrada, è dedicato ai terreni misti, da quelli secchi e con tanta polvere ai fondi leggermente umidi.

Pirelli Scorpion Race Enduro M test - 05Una delle prime domande che ci siamo fatti è come siano così profondamente avanzati come pneumatici. Sappiamo che Pirelli ha applicato tecnologie già utilizzate nel motorsport, e questo significa molto in un ambiente come il nostro, dove in ogni momento la gomme è sempre stressata ai massimi livelli.

Serve una struttura solida che sia all’altezza di certi impieghi gravosi, ed entrando nello specifico parliamo della tecnologia Dual Wall. È una costruzione speciale dedicata all’Enduro agonistico, con carcassa dual-ply (doppio strato) da 120 TPI (fili per pollice) accoppiata a un inserto integrato in gomma che serve per rinforzare in maggior misura tutta l’area del tallone che, come sappiamo benissimo, purtroppo è quella più soggetta alle pizzicature.

Pirelli Scorpion Race Enduro M test - 09
Carcassa Dual Wall per Scorpion Race Enduro M

L’intera struttura Dual Wall è la scelta preferita dei corridori della disciplina Enduro, che ovviamente cercano sempre il massimo feeling che si possa avere sul terreno ma senza rinunciare all’affidabilità della carcassa double-ply.

Passando alle altre specifiche tecniche, ci sono due dimensiono dello pneumatico, 63-584 e 63-622 (2,5” in diametro 27,5” e 29er), nel primo caso la gomma pesa 1.210 g e nel secondo invece 1.260 grammi.

Per il resto delle caratteristiche, in entrambi i casi troviamo il pneumatico con questo tipo di struttura: tecnologia antiforatura Dual Wall e mescola Smart Evo DH Compound.

Adesso è arrivato il momento di condividere la mia esperienza di un intero mese di test, tra note positive e negative. Purtroppo devo anticipare che non è tutto oro quel che luccica, fermo restando che queste Pirelli Scorpion Race Enduro M sono gomme molto valide, soprattutto all’inizio della loro vita di utilizzo molto intenso.

Pirelli Scorpion Race: prime impressioni

Note Positive

Parto subito con il primo aspetto notevole, quanto sono morbidi i tacchetti sia laterali sia centrali, al punto che la confidenza che può regalare questo tipo di pneumatico è quasi senza senso.

Mi spiego: il contatto con il terreno è fenomenale, dipende sempre dal tipo di fondo di cui stiamo parlando, ma sono gomme che vanno benissimo, soprattutto nelle prime due settimane d’utilizzo o, ancora meglio, nei weekend di gara, quando i tasselli “mordono” il terreno secco al meglio delle loro possibilità.

La struttura dello pneumatico è molto interessante, all’inizio sembra di avere in mano una gomma piena tanta è elevata la sensazione di solidità che trasmette. Si può giocare con la pressione osando valori bassi, come con tutti gli pneumatici seri, ma il consiglio in questi casi è di avere sempre un inserto interno di una qualità elevata. Così, in caso di impatti estremi, il cerchio viene preservato.

Tornando a parlare di grip, è interessante come queste Pirelli Scorpion Race Enduro M riescano a farti stare tranquillo anche in situazioni con terreno umido, oltre al fondo particolarmente secco e soffice tipico dell’ultima stagione estiva.

Sono gomme per utilizzo principalmente agonistico – Race nel nome parla chiaro – ma consigliabili a tutti quegli appassionati che cercano prestazioni particolarmente elevate per la loro bici da Enduro.

Per finire, penso davvero che con queste Scorpion Race, il marchio italiano abbia alzato realmente l’asticella sia per qualità della costruzione sia per il livello delle performance, apparendo in tutto e per tutto come una versione off-road a pedali dell’eccellenza tecnologia mostrata nel motorsport, a partire dalla Formula 1.

Guida pratica agli pneumatici Trail ed Enduro

Note Negative

La carcassa è sì robusta ma, dopo un paio di settimane di utilizzo intenso, sembra quasi che inizi a cedere, con un decadimento relativamente rapido delle performance e un aumento del rischio di pizzicature. Dopo un mese circa la gomma è già “tirata”, in particolare nell’utilizzo che predilige le risalite meccanizzate (come l’Enduro moderno).

Avendole provate nel periodo più caldo e secco della stagione, tra luglio e agosto, le pizzicature non sono state così rare. Con pressioni non così basse – 1,5/1,6 per anteriore/posteriore – su terreni veloci e rocciosi. Una cosa che, sinceramente, non mi sarei aspettato da questo tipo di pneumatico, utilizzando un inserto Vittoria Air Liner davanti e un Cush Core Pro dietro. In particolare verso la fine del periodo di prova, quando la gomma sembrava non riuscire più a reggere certe sollecitazioni, anche nei bike park “di casa”, Pian del Poggio e Caldirola (non particolarmente impegnativi).

Pirelli Scorpion Race Enduro M test - 10Girare su piste particolarmente veloci con fondo compatto non valorizza queste coperture, che poco o nulla hanno a che fare con queste condizioni di riding, perdendo di fatto la loro efficacia.

Il prezzo è abbastanza elevato, 89,90 euro di listino a pneumatico, e capite che questo rende Pirelli Scorpion Race Enduro M una più che valida opzione per chi attacca sempre la tabella sul proprio mezzo, meno per il rider della domenica che preferisce godersi il giro in mountain bike. In ogni caso, la gomma è assolutamente promossa per utilizzo all’anteriore, per il posteriore meglio orientarsi a qualcosa che bilanci meglio grip e durata.

Maggiori info qui

[testo e foto: Marco Rizzo]

Continental Kryptotal in test