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POC Elicit Ti, limited edition

di - 11/05/2023

occhiali bici poc elicit ti foto in studio

Più robusto e più leggero rispetto ai 23 g del suo omonimo Elicit, l’edizione limitata Elicit Ti è stata creata utilizzando un innovativo processo che consente di recuperare e ricondizionare il titanio inutilizzato, proveniente dalla produzione di strumenti chirurgici. Sviluppati per ottenere i massimi livelli di prestazioni utilizzando materiali di altissima qualità, evidenziano che prestazioni e pensiero sostenibile possono andare di pari passo. Costano 400 euro.

Tilda Håll – Product Manager Eyewear POC – ha dichiarato: “Abbiamo affrontato lo sviluppo di Elicit Ti con un principio fondamentale: materiali sostenibili e prestazioni possono e devono convivere. Se sfidiamo il pensiero e i metodi convenzionali, non c’è bisogno di compromettere le prestazioni o la sostenibilità o di scegliere l’una piuttosto che l’altra. Al contrario, dovrebbero poter coesistere e diventare la norma. E siamo orgogliosi di aver dimostrato con l’Elict Ti proprio questo“.

Un peso da record

Con un peso di 22 g, gli Elicit Ti diventano gli occhiali da sole più leggeri di POC e sono utilizzati dal team EF Education-EasyPost al Giro d’Italia.

Gli Elicit Ti sono caratterizzati da un esclusivo design a traliccio delle aste che consente un perfetto equilibrio tra rigidità e peso. Creato con titanio medicale, riciclato, il design monopezzo crea un prodotto unico caratterizzato da rigidità, comfort ed equilibrio ottimali.

Gli Elicit Ti offrono una protezione e una copertura notevoli, tutte sottoposte a test rigorosi, in particolare con i piloti professionisti di EF. Grazie alle articolazioni a scorrimento appositamente progettate, il cambio delle lenti è facile e veloce, consentendo ai ciclisti di sostituirle in pochi secondi. Il design senza montatura crea inoltre una sensazione unica di apertura, offrendo al contempo tutti i vantaggi di una maggiore copertura.

Per illustrare l’approccio di POC alla leggerezza, pensate che, se abbinati al casco più leggero in gamma – il Ventral Lite – il peso combinato sarebbe di soli 200 g. Un guadagno significativo per chi è attento al peso e alle prestazioni.

Dettagli

Leggerezza
22 g, grazie al design senza montatura e alla struttura delle aste.

Astine in titanio
Un pezzo unico, leggero, resistente, durevole e realizzato in Svezia con titanio medicale riciclato.

Giunti a scorrimento
I giunti a scorrimento consentono di cambiare le lenti in modo semplice e veloce. Le articolazioni consentono inoltre alle astine di staccarsi dalla lente in caso di caduta, riducendo al minimo i danni.

Nasello intercambiabile
Sono disponibili due misure di nasello, in modo che ciascuno possa trovare la vestibilità migliore e più confortevole.

Lente Clarity
Lenti con tecnologia Clarity per una visione più nitida.

Lente curva
Una lente continua e curva con smussature ai bordi per offrire una copertura eccezionale e mantenere il peso contenuto.

UV400
Protezione completa dai raggi UVA e UVB.

Ri-Pel
Protegge da sporco, acqua, sudore, sale, olio e polvere e facilita la pulizia delle lenti.

Trattamento antigraffio
Mantiene le lenti prive di imperfezioni che possono compromettere la visione.

Lente trasparente di ricambio
Per avere la migliore visione in condizioni diverse. Include una custodia rigida e un panno per la pulizia.

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.