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Proaction Carbo Sprint Ultrarace, pronto da bere

di - 18/04/2018

PROACTION PRESENTA CARBO SPRINT ULTRARACE, il  gel pronto da bere a cui non serve l’acqua, fornisce energia ed è privo di glutine e lattosio.

ProAction Carbo Sprint Ultra Race è un gel isotonico pronto all’uso, che si può assumere senza acqua perché ha una concentrazione di carboidrati ottimale ed equilibrata, studiata in modo specifico per passare velocemente il tratto gastrointestinale. Questo permette di limitare il richiamo di liquidi  (evitando problemi di gonfiore, digeribilità e il richiamo di sangue dai muscoli con conseguente carenza di ossigeno negli stessi). Il suo aroma leggero di arancia o limone, non infastidisce l’atleta nel corso degli sforzi, anche quelli più intensi.

Proaction Carbo Sprint Ultra Race  offre energia a lunga durata grazie al complesso MA3X formato da ciclodestrine (carboidrati a lento assorbimento), Maltodestrine DE6 (carboidrati a media velocità di assorbimento) e Maltodestrine DE19 ( carboidrati a veloce assimilazione). Contiene sodio, minerale maggiormente perso con la sudorazione. Specificatamente studiato per atleti che si allenano intensamente sulle lunghe distanze, maratona, ciclismo, mtb, triathlon è adatto all’assunzione, prima dell’attività, in alcune discipline del nuoto. La posologia corretta, prevede l’assunzione prima, e/o circa ogni 50 minuti durante l’attività fisica intensa. La nuova imboccatura a cannuccia favorisce la fuoriuscita del prodotto senza perdite, senza sporcare. Il gel è disponibile nelle confezioni monodose da 60 ml, con un prezzo al pubblico di 2,50 euro.

 

www.proaction.it

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.