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Problemi di neoprene? Ecco come riparare una muta!

di - 24/03/2013

Meglio certo di buttare…riparare! Cantava questo Lucio Battisti in “Sì, viaggiare”, e sicuramente aveva ragione! A meno che non ci siano fori sottili quasi invisibili (che fanno entrare l’acqua gelida, ad esempio tra le gambe, in pieno inverno), se la vostra muta ha subìto qualche piccolo taglio non è detto che debba essere buttata. A me è capitato con le pinne di un amico, ma a volte può provocarlo anche la semplice usura: se il taglio non apre in due il neoprene (in questo caso servirebbe una brava sarta) potete pensarci voi ad aggiustare la muta!
Di seguito proponiamo alcuni semplici passi illustrati:

  • per prima cosa dovete comperare la colla adatta: ce ne sono diverse in commercio, a mio parere la migliore (per il colore scuro meno visibile, che ricorda una cucitura termosaldata, e per il prezzo) è la gomme nera semiliquida. In alternativa c’è il Collaprene (o comunque altre colle per gomma, come il bostik o il mastice per riparare il canotto ;-)), la colla neoprene del Decathlon o quella della Cressi, tutte a prezzi prossimi o inferiori ai 5 euro. Se volete andare sullo specifico (non credo si guadagni molti in qualità) i surf-shop ne vendono di diversi tipi (in figura la rossa), sicuramente più costosi (si viaggia da 10 a 20 euro in genere).

  • ora preparate la muta (asciutta e ben pulita con acqua dolce, volendo anche sgrassata con un panno bagnato con trielina), aprite leggermente il taglio, senza allargare la ferita, e cospargete con un sottile strato di colla, aiutandovi anche con le dita (tenete tovaglioli e alcool a portata di mano, per pulirvi)

  • riposizionate la muta in condizione di riposo, meglio se piegata nel verso che chiude la fessura del taglio, e lasciate asciugare per alcune ore (dipende dai tempi di essiccazione della colla, ma dalla sera alla mattina vicino a un termosifone è sempre consigliato)

  • ad essiccazione completata verificate la completa chiusura della “ferita”, in caso contrario dovrete ripetere l’operazione con un’altra mano di colla, facendo attenzione a non toccare la riparazione (per non ingrassare la parte incollata)

Le ultime foto si riferiscono al risultato finale: la muta resterà perfettamente elastica come prima grazie alla “colla gommosa”. Il colore finale prodotto dal Collaprene è un giallo scuro poco gradevole a livello estetico, la gomma semiliquida invece lascia un segno nero, impercettibile se la vostra wetsuit è scura.

Michele Cicoria

Redazione Meteo & Surf

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Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf