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Thok MIG e-S, doppio gioco

di - 13/02/2024

Foto: Martina Folco Zambelli HLMPHOTO

Se fosse un’auto sarebbe una Jimny. Avete presente quella “gippina” con cui in città ti infili dappertutto e, una volta lasciate alle spalle le case, è capace di portarti anche in cima a una montagna… In Thok la definiscono e-SUV, ma a noi il paragone con i macchinoni non piace molto e, poi, quelli sono nati sull’asfalto, mentre la e-S è pur sempre una MIG, quindi il suo DNA è 100% off-road. Proprio come la Jimny.

Una per tutto

Abbiamo preso sul serio le parole con cui i ragazzi di Alba raccontano la loro e-S, Un’unica compagna capace di adattarsi alle esigenze della vita quotidiana del proprio biker, e ci siamo immedesimati in questo biker. E, poiché nei boschi e sui trail la MIG sappiamo bene come si comporta, le abbiamo fatto vivere una giornata di smart working, nel mezzo di una settimana piacevolmente primaverile dell’inverno milanese.

Quindi, un’abbuffata di asfalto nel solito traffico meneghino, qualche scorciatoia sterrate e un paio di gradinate per risparmiare tempo (il Milanese non sopporta perdere tempo…), un po’ di relax lungo il Naviglio, un gelato da Baci Sottozero e un’oretta di lavoro sotto il tiepido sole, per scrivere questo pezzo. Più smart di così…

Il bello di muoversi in sella a una eMTB è soprattutto la sensazione di sicurezza e controllo che offre in ogni frangente. La stazza, la posizione in sella, le ruote. Poi, il comfort che le sospensioni garantiscono in tutte quelle situazioni cittadine che, purtroppo, ben conosciamo. Buche, rotaie, pavé, scalini, marciapiedi… con 140 mm di escursione dietro e 150 mm davanti non si teme quasi nulla. Anche le gommone da 2,6” ci mettono del loro, nel totale del comfort e, a dire il vero, sono fin sovradimensionate: per un utilizzo prettamente urbano avrebbe senso anche una misura più piccola (2,35” o 2,4”) e più scorrevole.
Da non sottovalutare, poi, la comodità del reggisella telescopico, che permette di piantare per bene i piedi a terra ogniqualvolta se ne senta il bisogno.

Non si può avere tutto

Il prezzo che bisogna pagare alla grande versatilità della MIG e-S è quello che esige la bilancia: 25 kg non sono pochi per una bicicletta con cui, soprattutto nelle grandi e caotiche città come Milano, ci sono diverse occasioni in cui la bici si spinge e non si pedala. Qualche esempio? Se si deve attraversare uno dei ponti che scavalcano il Naviglio, spingere la e-S sulle ripide scalinate, seppur sfruttando la funzione “walk” dell’assistenza, non è molto agevole: peso a parte, le canaline in cui mettere le ruote sono strette e il manubrio largo obbliga a tenere la bici inclinata. Se poi si tratta di superare qualche scalino per entrare o uscire da un portone, occorre una certa forza e ancora di più, se siete appena stati dal fruttivendolo a comperare mele e patate… Si tratta però di aspetti con cui il ciclista metropolitano impara presto a convivere e non di problemi insormontabili. Ah, non dimenticatevi che state pedalando su una mountain bike e il carter che copre la catena non è contemplato. Dunque? Dunque, mettetevi la classica molletta in fondo ai pantaloni se non volete sporcarli di grasso.

Il motore è l’affidabile Shimano STEPS E700 da 60 Nm di coppia e la batteria offre 630 Wh di capacità, che basta e avanza per attraversare tutta Milano in modalità “boost”.
Finiamo con un accenno al prezzo: i 4.290 euro che bisogna pagare per sedersi sulla MIG e-S sono un valore coerente con ciò che offre e con la qualità del prodotto.

Il kit e-urban

Carter a parte, la MIG e-S possiede tutti quegli accessori che aiutano a rendere la vita quotidiana più semplice.
L’allestimento per trasformare la e-S in una pratica commuter è molto ricco. A partire dal portapacchi in alluminio con sgancio rapido: supporta fino a 12 kg, incorpora la luce posteriore e, grazie al sistema MIK, permette un facile montaggio delle borse. Ci sono poi le borse, con ganci per il fissaggio al portapacchi. Sono 100% waterproof, hanno capacità 20 litri e una banda rifrangente su entrambi i lati. L’apertura è superiore, con chiusura ad avvolgimento con doppia clip. Si sganciano in un secondo, usando una sola mano e non le abbiamo perse anche scendendo allegri da una scalinata
Accessorio indispensabile sono le luci, per ben vedere e, soprattutto, essere visti. La MIG e-S è dotata di faro anteriore da 600 Lumen, con batteria ricaricabile e presa USB, luce posteriore COB LED Technology, da 30 Lumen, anch’essa ricaricabile da presa USB. C’è poi una coppia di parafanghi, in alluminio/polipropilene, anticorrosione, facilmente e velocemente applicabili.
Completano il kit un cavalletto in alluminio, regolabile, ancorato al carro posteriore e un lucchetto in acciaio, rivestito di PVC e pieghevole, con custodia e attacco al telaio. Quest’ultimo, più che per scoraggiare eventuali manigoldi, potrebbe tornare utile per evitare che i figli sottraggano la bici per andare a fare i salti sulla Montagnetta…

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