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R.I.P. Bruce Brown, padre dei surf film e creatore di Endless Summer

di - 12/12/2017

Bruce Brown, meglio conosciuto come il regista surf più iconico nella surf culture mondiale, ci ha lasciati ad 80 anni. E’ di Brown il merito del film “The Endless Summer“, pellicola capace di giocare un ruolo importantissimo in tutto ciò che è il surf da quegli anni fino ad oggi, ed in grado di far innamorare di questo mondo anche il grande pubblico.
Nato nel 1937 a San Francisco (California) all’età di 10 anni si trasferì con la sua famiglia a Long Beach, dove si innamorò subito del surf. La scena culturale di quei tempi era molto diversa rispetto ad oggi: oggi tutti surfano ed il surf viene visto in modo positivo ovunque, in quei tempi invece l’adolescente Bruce si vergognava di dire in giro di essere un surfista. Quindi ha deciso di cambiare questa reputazione mal condizionata anche da Hollywood…. e come? Scrivendo The Endless Summer!

Secondo l’Encyclopedia of Surfing il primo film di Brown è stato un corto di 8 millimetri creato da un sottomarino della Marina di Honolulu a metà degli anni ’50. Nel 1957, Brown tornò in California. Dale Velzy ha visto il potenziale del giovane regista e gli ha comprato un 16 millimetri, poi lo ha messo su un aereo per le Hawaii. Le cose stavano migliorando e così Brown realizzò il suo primo lungometraggio sul surf, intitolato Slippery When Wet.
Dopo poco tempo Brown ha pubblicato Surf Crazy (1959) e Barefoot Adventure (1960), entrambi filmati tra Messico, California e Hawaii. I suoi film da quel momento divengono i documentari migliori del surf, così nel 1961 realizzò Surfing Hollow Days, che includeva la prima session mai filmata prima a Pipeline.
Nel 1966 arriva The Endless Summer, realizzato su pellicola da 35 millimetri e rieditato successivamente, che può vantare una proiezione in tutti i cinema degli Stati Uniti. Endless Summer è stato premiato tra i 10 migliori film del 1966 da Newsweek e Brown ha avuto l’onore di entrare nell’olimpo dei migliori registi del suo tempo.

Verso la metà degli anni ’70 Brown era già quasi in pensione, dedicando la sua vita a ciò che più amava tra surf, restauro d’auto e pesca d’altura. I film sul surf restano tuttavia una grossa tentazione per lui e nel 1992 realizza The Endless Summer II. Hollywood ha speso molti soldi al progetto, ma come tanti sequel la magia non era proprio la stessa.
Quasi tutti i film di surf nei decenni successivi hanno preso in prestito qualcosa dal primo Endless Summer.
Era completamente dipendente dal surf e i suoi film mostravano quanto gli piacesse. “La prima cosa che mi avrebbe fatto fare era assicurarmi di avere una bottiglia di vodka fredda pronta per lui alla fine di una giornata di surf“, ha dichiarato Randy Rarick (ex direttore esecutivo della Triple Crown of Surfing) a The Inertia – “Ha vissuto la vita al massimo. Era un grom originale e attraverso i media trasmetteva le sue emozioni al resto del mondo “.

Bruce Brown ci ha regalato uno stile di vita che tutti amiamo e da cui tutti prendiamo ispirazione. Te ne saremo sempre grati Bruce, riposa in pace.

 


Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf