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RaceOne Kela, il portaborraccia versatile

di - 08/05/2018

RaceOne Kela, il nuovo portaborraccia facile da usare e trasversale in termini di utilizzo, adatto per bici road e mtb. Il portaborraccia è un accessorio che fa parte della bicicletta; una bici può essere anche bellissima all’impatto visivo, costosa e preziosa ma senza il portaborraccia da un senso di vuoto, gli manca qualcosa.

Il portaborraccia nel suo essere semplice è capace di vestire e completare il pacchetto ma deve garantire anche affidabilità e funzionalità. Da questi fondamenti nasce Kela di Raceone-it.com , un prodotto versatile per le mtb e per le bici da strada, che porta in dote un design di nuova concezione. Il suo progetto si sviluppa da prima con una base solida, larga dove appoggia la borraccia e dove il cursore mobile, uno degli standard di RaceOne in questa categoria, permette un buon adattamento su diversi telai.

Kela non ha i due braccetti laterali come i normali portaborraccia ma è dotato da una sorta di S che lascia il lato destro libero. Questa soluzione offre una maggiore possibilità di inserimento della borraccia: laterale per l’appunto, con inserimento diretto dalla parte destra senza ruotare la borraccia, superiore in modo classico, diagonale.

 

Kela permette di inserire le comuni borracce presenti sul mercato. RaceOne Kela è costruito grazie ad un tecno polimero ad elevata resistenza e pesa 45 grammi, disponibile in sei abbinamenti cromatici: nero/grigio, nero/rosso, nero/blu, nero/ giallo fluo, nero/verde fluo e nero/arancio.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.