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Recensione film: IL SILENZIO SUL MARE (1991, T. Kitano)

di - 27/09/2016

A cura di Andrea Ambrosini

Se non riesco a dormire metto sempre Rai 3 sperando d’imbattermi in un film d’autore narcotizzante. Stanotte sullo schermo scorrono degli incomprensibili titoli di testa, preludio sicuro a una bella dormita ma l’inquadratura iniziale si apre su un inedito scorcio di mare e un fruscio in sottofondo richiama d’istinto lo sciabordio delle onde così, come sempre mi accade di fronte alla visione di un mare qualsiasi, la mia attenzione distratta diventa subito rapimento.

Il film appena cominciato s’intitola Il silenzio sul mare (A scene at the sea) e il regista non è uno sconosciuto esule polacco ma Takeshi Kitano, premiato cineasta giapponese che nel 1991 realizzò quest’opera poco conosciuta, commovente racconto per immagini accompagnato da una quasi totale assenza di parole che ne fanno l’icona e il senso più intimo della mia idea di surf.

Shigeru è un ragazzo sordomuto che di lavoro fa il netturbino, durante l’alienante e ripetitiva raccolta dei rifiuti s’imbatte in una tavola da surf semidistrutta gettata in un cassonetto. Dopo un interminabile istante decide di prenderla, ripararla in maniera grottesca durante la notte e l’indomani provarla sotto lo sguardo paziente della sua fidanzata, tra le risate di scherno dei surfisti locali spremuti in mute fluorescenti, capelli ossigenati e shortboards in pieno stile anni ’90.

Con religiosa determinazione, il goffo Shigeru da l’avvio a una metamorfosi che lo trasforma nell’antieroe di un surf fatto di sacrifici economici, frustrazioni iniziali e sogni ad occhi aperti. Un surf riflesso sul viso di una ragazza silenziosa che ti aspetta in spiaggia e piega i tuoi vestiti gettati in fretta sulla sabbia quando le onde ti chiamano. Una ragazza che per amore è disposta a perderti se l’oceano ti pretende, consapevole che questa sia la cura e non la malattia.

Se non lo hai ancora visto ed hai 1 ora e mezza libera ecco qua di seguito il film completo con sottotitoli in italiano:

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Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf