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Recensione: tavola Olaian twin fin fish 5’8″ in resina epossidica

di - 29/11/2023

Abbiamo testato la tavola Olaian 900 in resina epossidica, un fish twin fin che misura 5’8 x 20 5/8″ x 2 3/8″ e presenta un volume di 35 litri, venduto al pubblico a 349,99€ sul sito Decathlon. Di seguito la nostra recensione dettagliata.

Surfer: Thomas Passerini (@thomas_shaper) | 75 kg altezza 182cm
Foto: Federico Montanelli (@federicomontanelli) | Michele Cicoria (@michelecicoria) | Alice Viganò (@alice.vigano)

Olaian, marchio surf del gruppo Decathlon, ha recentemente presentato diversi prodotti dalle caratteristiche tecniche elevate che includono tavole, mute e accessori di vario genere.
La linea shortboard delle tavole Olaian comprende tre modelli shapati in EPS: una tavoletta performante (disponibile nelle misure 6’2″, 6’0″ e 5’11”), uno shortboard classico (proposto 6’3″, 6’1″, 5’10” e 5’5″) e un fish twin fin (6’1″ e 5’8″).

Per questa recensione, dovendo scegliere un modello adatto soprattutto ai capricci del mar Mediterraneo, abbiamo optato per il twin fin fish 5’8″ (sul sito Decathlon lo trovi sotto la voce “Surf 900 FISH 5’8″ 35 L 2 pinne”).

Al ritiro presso il punto vendita Decathlon di Milano Corsico, abbiamo ricevuto la tavola racchiusa in un packaging molto particolare, robusto e senza plastiche. Una volta tolto l’involucro esterno in cartone il prodotto si è presentato imballato col sistema Flexi Hex, struttura in cartone senza plastiche con forma a nido d’ape, leggera e resistente, chiusa con nastro di carta e riutilizzabile per alcune volte (facendo attenzione, perchè è delicata).

Tavola Olaian twin fin fish 5’8″ in resina epossidica – Caratteristiche Tecniche

Misure
5’8 x 20 5/8″ x 2 3/8″
(173 x 52 x 6 cm)
Volume 35 litri
Peso: 3 kg senza pinne

La tavola provata è della linea 900 in resina epossidica, che rappresenta la gamma alta del marchio francese. Lo shape viene laminato a mano e nasce dalla collaborazione tra gli ambassador Olaian e lo shaper di Henadaye Jeremy Smith.
L’anima interna è fatta di schiuma EPS (polistirene espanso) da 30 kg/m3 di densità, nel deck troviamo 3 strati in fibra di vetro (2 da 6 oz e uno da 4 oz), nel bottom e nei rail 2 strati in fibra (6 e 4 oz); completa la parte interna un longherone in legno da 5 mm di spessore.
L’utilizzo della resina epossidica rispetto alle tavole in resina poliestere ha un duplice vantaggio, offrendo maggiore resistenza agli urti e allo sfondamento da un lato, e maggiore galleggiabilità rispetto al classico poliestere/poliuretano dall’altro.

La tavola è un twin fins e quindi ha due pinne, che vengono fornite dalla casa madre e misurano 5″5. Rispetto ai modelli recensiti in passato Olaian ha fatto un importante passo avanti, includendo le scasse universali di tipo FCS2. Le pinne fornite all’acquisto sono di tipo fcs1 (vanno avvitate con la brugola per essere applicate alla scassa fcs2), di buona fattura nonostante siano di materiale plastico rigido e si trovano nell’imballaggio insieme alla consueta chiavetta offerta da Olaian.

Come si comporta in mare

Dal punto di vista estetico le impressioni sono senz’altro buone: la tavola presenta un design pulito e piacevole caratterizzato da una bella finitura tipica delle tavole in epoxy. L’outline è molto interessante e presenta un nose non esageratamente largo come nei classici fish retrò. Sul deck è presente il logo della tavola col nome del modello, Cruising Twinfish, che mostra un pesce con la testa da tigre. Il nero del logo si abbina a quello del longherone (verniciato) ed entrambi creano un bel contrasto col bianco acceso tipico delle tavole in resina epossidica.

Tra gli aspetti non molto apprezzati c’è l’indicazione “Made in China” in prossimità del tail, scritta applicata prima della glassatura e sopra al numero di serie del prodotto. Non c’è molto da scandalizzarsi, tuttavia, poichè la maggior parte dei brand di tavole più famosi al mondo, oggi, produce le proprie tavole tra Cina e Thailandia.
Resta comunque la curiosità di scoprire qualche dettaglio in più sulla produzione di questo tipo di tavola.
Al di là dell’aspetto relativo al prezzo estremamente competitivo, per non dire quasi fuori mercato, la tavola si presenta robusta e ben costruita: dopo due mesi di test e circa 15 session in mare il top deck non presenta bozzi importanti o particolari segni di usura.

In prossimità del tail, nell’altro lato del longherone troviamo due loghi con scritte a matita, che dovrebbero indicare la data di produzione e consegna dello shape; completa l’area la presenza di un piccolo adesivo con la scritta “QC pass”, che indica il superamento del controllo qualità finale.

Nell’ultimo mese e mezzo le mareggiate nel Mediterraneo sono state davvero frequenti e questo ci ha dato la possibilità di provare il fish con svariate condizioni d’onda su differenti spot, dal beach break al point misto roccia-sabbia passando per il reef.
Sul sito Decathlon la tavola viene consigliata a surfisti da 60-80 kg su onde morbide fino a 1.5 m, dall’altezza vita alla spalla e dunque per un buon 80% delle condizioni tipiche del mare nostrum.

Il test del fish è stato effettuato da Thomas (75 kg di peso, alto 182 cm) e Michele (72 kg di peso per 174 cm di altezza).
La tavola, che già al tatto si è presentata molto leggera, una volta messa in acqua ha mostrato una buonissima galleggiabilità che va ad aiutare la remata e la partenza sull’onda poco potente. Per Michele galleggiabilità e volume sono sembrati fin troppo elevati, ma questo è comunque un aspetto che viene in soccorso durante le giornate con onde piccolissime e poco potenti.

Lo shape fish della tavola assicura velocità sulle varie sezioni della parete, anche nelle onde più morbide, oltre ad offrire una buona risposta nei bottom turn.

Il Nose presenta una larghezza e un volume inferiori a un classico twin fin fish, restando comunque un ottimo compromesso per per facilitare la remata e la partenza sulle onde meno ripide; inoltre aiuta ad anticipare il takeoff su onde più grosse ma poco ripide.

La leggerezza dell’EPS rende la tavola molto manovrabile, maneggevole e divertente in combinazione col set up twin. Il peso contenuto è ideale per la partenza su onde pulite o di piccola/media misura, non troppo ripide; lo shape, tuttavia, si è comportato bene anche nei take-off su onde piccole e sporcate dal vento, o nei point con sezioni ripide.

La tavola presenta un entry rocker poco accentuato che aiuta in partenza sul genere d’onda poco ripida tipico del Mediterraneo, non aiuta invece nei takeoff più verticali. Nella zona posteriore il rocker tail si dimostra perfetto per manovre in conduzione su pareti poco ripide.

Il tail della tavola è leggermente più stretto rispetto ai classici twin fin, pur mantenendo un buono spessore che per i surfer più esperti ed esigenti può sembrare anche troppo, poichè per accrescere sensibilità e manovrabilità una coda più sottile rappresenta un vantaggio. Questo aspetto, comunque, agevola il rider nella chiusura della manovra con onda piccola e con poca spinta.

In generale, tail e rail più voluminosi restituiscono una buona controspinta in fase di bottom turn e una buona conduzione su onda poco ripida. Inoltre, un aspetto interessante di questo shape sta nel prolungamento della parte più affilata dei rails (hard rails), che dall’area del tail proseguono più avanti ed oltre la zona delle pinne, offrendo buona tenuta e conduzione durante la surfata.

Restando nel bottom della tavola si può notare il doppio concavo sotto il piede posteriore (poco prima delle pinne) che evolve in un single concave nella zona frontale; lo shape di questo tipo è studiato per per favorire il passaggio rail to rail sull’onda.

Il leggero single concave in entry rocker con passaggio al double concave viene quindi apprezzato in molte situazioni; inoltre il “V concave” in uscita sul tail migliora la manovrabilità e il gioco rail to rail anche sulle onde con poca spinta.

Una nota comune a tutte le tavole shapate in resina epossidica è la loro tendenza ad ingiallirsi se esposte in modo prolungato alla luce del sole. L’invito è quello di fare attenzione a non lasciare la tavola fuori dalla sacca in spiaggia o in auto quando non viene utilizzata, per non accelerarne l’invecchiamento.

Per concludere ci sono diversi aspetti tecnici che rendono interessante la Olaian surfboard, che non possiamo certamente definire una tavola adatta ai principianti: per utilizzarla al meglio serve avere almeno una buona confidenza con la lettura dell’onda e conoscere il giusto posizionamento in fase di takeoff.

Come di consueto concludiamo questa recensione lasciando un giudizio finale, che viene riassunto in tre punti a favore e tre punti a sfavore sul prodotto.
La tavola è acquistabile online con consegna a domicilio o ritiro in tutti i negozi Decathlon d’Italia.

Il prezzo è molto basso per uno shape in resina epossidica e al pubblico la tavola viene venduta a soli 349,99 €.
Per acquistare la Olaian twin fin fish 5’8″ in epoxy segui questo link: www.decathlon.it

GIUDIZIO FINALE

3 Punti a Favore 

  • Performance. La tavola è leggera, veloce e reattiva, ideale con onde dai 30 cm al metro abbondante.
  • Dettagli tecnici. L’outline innovativo, il rocker equilibrato e i fin box FCS 2 hanno portato un miglioramento generale, apprezzato anche dai surfers più esigenti.
  • Prezzo. Il listino per una tavola shortboard in resina epossidica è tra i più bassi presenti oggi sul mercato, si colloca almeno 50-100 euro al di sotto delle tavole in resina più economiche. Il rapporto qualità/prezzo è molto elevato.

3 Punti a Sfavore 

  • Non personalizzabile. Online si può acquistare solamente la versione 5’8″ (35 litri) e 6’1″ (42 litri). Viene completamente a mancare la possibilità di modificare shape, estetica, fin box e qualsiasi altro aspetto personalizzabile attraverso un dialogo diretto con lo shaper.
  • Non adatta ad onde grandi. I rail nella zona del tail sono troppo voluminosi e questo si percepisce con onde potenti e ripide.
  • Poche misure standard disponibili. Un modello di misura 5’6″ (se si vuol considerare il volume, intorno a 30 l) andrebbe sicuramente ad arricchire la scelta durante l’acquisto.