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Rotor Aldhu e quelle pedivelle in carbonio

di - 04/06/2021

Rotor e quelle pedivelle in carbonio

Non è la prima volta che mostriamo questo interessante prodotto firmato Rotor. La guarnitura Aldhu Carbon con il power meter integrato è utilizzata da Giacomo Nizzolo, già presente sulla bicicletta con la quale ha corso la Milano-Sanremo.

Giacomo Nizzolo, una BMC custom per la Sanremo

Rotor Aldhu Carbon

E’ la versione più leggera e con pedivelle in composito della guarnitura top di gamma Rotor, presentata in modo ufficiale agli inizi di questo 2021. Si tratta di un sistema che ferma l’ago della bilancia a 526 grammi (dichiarati e nella misura da 170 mm, con il doppio plateau 50/34) e che presenta una notevole rigidità. I test parlano di aumento proprio della rigidità, rispetto alla versione in alluminio: + 11 e 36% (verticale ed orizzontale). L’asse passante ha il diametro da 30 millimetri e l’ingaggio delle corone può essere doppio, Direct Mount oppure con lo spider a quattro bracci. La stessa guarnitura Rotor è compatibile con le corone tradizonali e la versione Q-Rings.

rotor aldhu carbon

Con il power meter

Il misuratore di potenza è contenuto ed integrato nello spider, un concetto differente se paragonato al modello 2INPower, che prevede il pacchetto di rilevazione dentro l’asse passante.

Non cambia invece la completezza dei dati forniti dallo stesso power meter INspider, grazie ai dati combinati tra gamba destra e quella sinistra. Le lunghezze disponibili sono quattro: 165, 170 e 172,5, 175 millimetri. E’ interessante è il prezzo di listino delle sole pedivelle Rotor Aldhu Carbon, 389 euro (asse, spider, distanziatori e corone non sono inclusi). 

a cura della redazione tecnica, immagini Rotor, BMC Damian Murphy.

rotorbike.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.