Ritorna puntuale uno degli eventi imperdibili per i ciclisti: il Sellaroonda Bike Day. Dopo tante edizioni la novità del 2018 è che si svolgerà il sabato (23 giugno) e non più la domenica È la pedalata più ecologica, a minor impatto e meravigliosamente spettacolare per il paesaggio che ad ogni chilometro cambia, ma sempre in prossimità del maestoso gruppo del Sella nelle Dolomiti patrimonio Unesco.
Dalle 8,30 alle 15,30 i quattro passi attorno al Sella (Sella, Gardena, Pordoi e Campolongo) saranno completamente chiusi al traffico motorizzato e riservati ai ciclisti. Senza ombra di dubbio si può affermare che il Bike Day trasforma i 56 km di strade nella ciclabile più bella e scenografica del mondo. Per accedere al percorso non ci sono regole, salvo quelle del buon senso e di pedalare in senso antiorario per omogenizzare il flusso di oltre 20.000 ciclisti.
Non c’è una partenza da un punto o un orario da rispettare, ma si confluisce nell’anello stradale quando si vuole e da uno dei quattro accessi più prossimi, cioè Corvara, Selva di Val Gardena, Canazei o Arabba, totalmente impermeabili ad auto e affini. L’anello di asfalto non ha altre immissioni di strade e rappresenta la sicurezza massima del ciclista, ma ai passi o alle confluenze si trovano ambulanze, assistenze, comprese quelle per le biciclette che tradizionalmente sono offerte da Vittoria, la nota produttrice di pneumatici per tutti i tipi di cicli. Non sono previsti punti di ristoro organizzati come nelle granfondo o gli eventi dove l’iscrizione è obbligatoria, ma ai passi tutti i bar e i ristoranti saranno preparati a soddisfare le esigenze dei ciclisti. Nel caso estremo la bici avesse un’avaria irreparabile viene offerto gratuitamente il servizio di recupero del mezzo e del ciclista a fine manifestazione.
Per un ricordo della pedalata non c’è nulla di maggiormente adatto della maglia tecnica che si può acquistare a 36 € in alcuni negozi delle valli o dal sito https://shop.valgardena.it/ Per ulteriori info: 0471 777777 www.sellarondabikeday.com
photo credits: Lukas Runggaldier, Dolomites Val Gardena, testo a cura di Sauro Scagliarini