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Selle Italia Flite Boost Pro Team Superflow

di - 05/03/2021

Una sella corta e con un ampio canale centrale che prende il nome di Superflow. Rail in carbonio e cover in Fibra-Tek, resistente ed elastica. Una livrea che riprende quella adottata dai professionisti. Selle Italia lancia una versione Pro Team della Flite Boost.

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SELLE ITALIA FLITE BOOST PRO TEAM KIT CARBONIO SUPERFLOW

Quando il marchio ha lanciato ufficialmente questo prodotto nella versione Boost (sella corta), abbiamo avuto l’occasione e il privilegio di essere partecipi della sua presentazione e dello sviluppo del test in anteprima. Il modello da noi provato all’epoca era la sella tradizionale, privo del concetto Superflow, ma identica per shape e dimensioni.

Selle Italia Flite Boost la nostra prova

In occasione della Strade Bianche, l’azienda veneta amplia la gamma con una versione Pro Team, ovvero quella in dotazione ai team sponsorizzati, che ora diventa disponibile al pubblico. 

Le caratteristiche tecniche non cambiano

Scriviamo di una sella corta, con uno shape a T e disponibile con due differenti larghezze, con protocollo idmatch S3 e L3. Rispettivamente larghe 135 e 145 mm. Entrambe hanno una lunghezza di 250 millimetri. Questa versione Flite Boost Pro Team Kit Carbonio Superflow ha un valore alla bilancia dichiarato di: 165 grammi (S3) e 145 grammi (L3). Il prezzo di listino è di 314,90 euro.

selle italia

Le squadre

Un prodotto in dotazione alle squadre sponsorizzate Selle Italia nel mondo strada: Alpecin Fenix, Qhubeka Assos, Cofidis Credits Solutions, Lotto Soudal, Israel Start-Up Nation, Arkea Samsic, Androni Sidermec, Caja Rural e la Vini Zabù.

a cura della redazione tecnica, immagini courtesy Selle Italia.

selleitalia.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.