Pubblicità

Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida

di - 04/10/2021

Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida

Per la prima volta nella storia delle trasmissioni, l’azienda giapponese ha lanciato contemporaneamente le novità Dura-Ace R9200 e Ultegra R8100. Entrambe le trasmissioni sono a 12 velocità (che poi diventano 24 se moltiplichiamo grazie al doppio plateau anteriore) ed entrambi sviluppati sulla piattaforma Di2. Questo doppio lancio è stato condizionato dal periodo che abbiamo attraversato tra il 2020 e gli inizi del 2021, ma anche per alcune logiche del mercato che hanno obbligato Shimano ad affrontare esigenze diverse rispetto al passato.

Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida
Il deragliatore Dura Ace Di2 R9200

Dopo che abbiamo argomentato le caratteristiche principali, grazie ad alcune pubblicazioni precedenti, vogliamo approfondire ulteriormente l’argomento, focalizzandoci principalmente sul protocollo di trasmissione che attiva il cambio.

Shimano Dura Ace R9200 Di2 12 velocità, il futuro

Nuovo Shimano 12 velocità Di2, wireless e cavi

Oltre al design, che è funzionale anche alle prestazioni di ogni singolo componente, una delle novità principali riguarda il protocollo sul quale è stata sviluppata la nuova piattaforma Shimano 12 velocità Di2. Ci è piaciuto definirlo “ibrido”, perché abbina il funzionamento wireless degli shifter, a quello con batteria e cavi che uniscono il deragliatore, il cambio posteriore e proprio una batteria cilindrica che è nascosta nel telaio della bicicletta (come per la versione Di2 precedente).

Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida

Inoltre, questo nuovo modo di interpretare il “cambio della bicicletta” ha portato ad eliminare definitivamente la trasmissione meccanica e porterà in futuro a variare il modo di costruite alcune tubazioni dei telai. Perché?

  • Perché non ci sarà più la necessità di far passare i fili del cambio dal profilato dello sterzo, oppure dal tubo obliquo, eliminando alcune asole d’ingresso.
  • Non ci sarà la necessità di prevedere dei buchi nel frame per far alloggiare la centralina. Gli stessi tubi rimarranno come una sorta di involucro e di canale di passaggio, ma solo per il condotto idraulico dei freni.
Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida
Qui, con il nuovo manubrio integrato Pro Vibe Carbon aero.
  • E’ stata semplificata “la gestione della piega manubrio e della serie sterzo”, che non vedranno più intrecci di cavi e guaine al loro interno. E’ azzerato il pericolo di strozzature dei fili.
  • Ne guadagna il design a la “pulizia” del comparto frontale, proprio grazie all’eliminazione dei fili esterni.
  • Inoltre, un maggiore utilizzo dell’interfaccia elettronica, se pur non troppo amata dai puristi della meccanica, permette di customizzare in modo pressoché illimitato, le funzioni del pacchetto del cambio, anche grazie ad una rinnovata gestione della app Shimano E-Tube.

Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida

Una maggiore velocità

L’impiego dei componenti con la funzionalità wireless, fa pensare ad una maggiore lentezza con la quale viaggiano gli impulsi elettrici. In realtà, è proprio il contrario, perché le nuove trasmissioni Dura-Ace e Ultegra Shimano 12 velocità sono più veloci ed efficienti se confrontate con quelle della generazione precedente. Cioé:

  • I due shifters comunicano via wireless con il bilanciere posteriore, che oltre a svolgere la funzione di cambio è anche la sede del nuovo brain (della centralina). Non esiste più l’unità esterna di smistamento dei dati, quella che era posizionata sotto lo stem, oppure sulla tubazione obliqua e/o al manubrio (in alcuni casi nel seat-post).
  • Lo stesso cambio posteriore è collegato, via cavo, alla batteria interna al telaio a sua volta collegata (sempre con un cavo) al deragliatore. I cavi elettrici sono gli stessi impiegati per il sistema EP8, quello delle e-bike. La batteria ha la forma cilindrica e in fatto di design è simile a quella utilizzata in passato, ma con un connettore dei cavi completamente diverso.

Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida

  • I numeri: il bilanciere posteriore è più veloce del 58% rispetto al modello precedente. Si tratta di un tempo di attivazione inferiore allo 0,1 decimo di secondo, anche grazie ad un motore interno al cambio più efficiente (sempre da comparare alla versione Di2 più anziana). Il deragliatore riduce la tempistica del 45%, con un tempo di messa in opera che è inferiore ai 0,2 decimi di secondo.
  • In aggiunta abbiamo un consumo totale di energia, ridotto del 75%.
  • Queste cifre sono comuni a Dura-Ace e Ultegra 12v. La piattaforma di sviluppo è la medesima e possono subire delle variazioni per la differente costruzione dei componenti (meccanica e materiali).
Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida
I led nella parte alta dei manettini fungono anche da controllo dello stato della batteria. Le normali fuznioni della vecchia centralina, sono state suddivise tra gli shifters e il cambio posteriore.

Le batterie usate per lo Shimano 12 velocità

I due shifters funzionano con due batterie (una per parte) CR1632. L’autonomia quantificata si aggira tra i 18 e 24 mesi, ma è difficile essere estremamente precisi. La durata è soggetta a più variabili, come ad esempio le condizioni ambientali e il numero delle cambiate. La stessa cosa è per la batteria interna al telaio, che deve essere ricaricata attraverso il cambio posteriore, via cavo e con alimentazione domestica. La sua autonomia è quantificata in 1000 km (facile pensare ad una durata maggiore, come per la precedente versione Di2).

Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida
Il bilanciere posteriore del nuovo Shimano 12 velocità Ultegra Di2.
In conclusione

Ancor di più, rispetto al passato, la cosa più logica da considerare è la valutazione complessiva di un sistema come Shimano Di2. Il nostro riferimento è relativo alla possibilità di sfruttare a pieno le potenzialità delle trasmissioni che ne fanno parte. Bisogna capire come usarlo e in che modo, come può essere personalizzato nelle varie funzioni e perché ci sono le modalità Semi-Synchro e Full Synchroninzed Shifting. I nuovi Dura-Ace e Ultegra a 12 velocità fanno collimare l’evoluzione dell’elettronica applicata allo sport (alla bicicletta) e alle parti meccaniche, senza dimenticare l’importanza del design che deve essere funzionale alle prestazioni.

Shimano 12 velocità Di2, la piattaforma ibrida
La guarnitura e il deragliatore Shimano Ultegra.
La richiesta che determina l’offerta

Se da una parte abbiamo un pacchetto Shimano 12 velocità Dura Ace, che anche in termini di valori alla bilancia diventa un riferimento (lo è da sempre) per gli agonisti e per gli amanti dei pesi ridotti, dall’altra ci troviamo ad argomentare l’Ultegra Di2, che adotta gli stessi concetti di sviluppo, in una configurazione (molto più che race ready) più accessibile. Non stiamo scrivendo che è economica, ma è di sicuro il simbolo di una fascia media, che rimane costantemente la più ricercata.

E’ nostra opinione inoltre, che è lo stesso utente ad avere scelto nel corso degli anni. L’utente (noi appassionati di ciclismo in genere, agonisti e non) ha determinato l’offerta da parte delle aziende, noi con le nostre richieste. Abbiamo cambiato le nostre esigenze, ricercando sempre più i sistemi complessi e al tempo stesso divertenti. Non si tratta solo del gesto atletico. Vogliamo esplorare nuove categorie, come lo è l’elettronica e la personalizzazione di quest’ultima applicata alle passioni e allo sport.

a cura della redazione tecnica, immagini redazione tecnica e Shimano (Irmo Keizer).

road.shimano.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.