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Specialized Epic World Cup Pro in test

di - 05/07/2023

In prova Specialized Epic World Cup Pro, un’arma per il Cross Country leggera, veloce e personalizzabile

Quella del marchio della grande S rossa è una delle novità più attese del 2023. Specialized ha stupito tutti introducendo una piattaforma inedita che va a sostituire la preesistente Epic Hardtail per le bici che si collocano ai vertici dell’offerta.

Questa è la prima risposta alla naturale domanda che sorge quando si osserva per la prima volta Specialized Epic World Cup: anche se appare come una full suspended per le competizioni Cross Country dal design super essenziale, non prende il posto della Epic da 100 mm, che rimane in gamma anche nella più capace versione Epic Evo da 120 mm di travel.

Specialized Epic World Cup Pro first ride review - bici
Specialized Epic World Cup Pro – 9.000 €

I designer Specialized si sono impegnati per creare un mezzo focalizzato su un unico obiettivo: vincere. Capitanati dall’ingegnere tedesco Peter Denk, figura storica nell’industria ciclistica, hanno raccolto la sfida con un approccio integrato alla progettazione del telaio e della sospensione posteriore.

Questa Specialized Epic World Cup offre 75 mm di travel al retrotreno, con una geometria XC progressiva che ruota attorno a una forcella anteriore da 110 mm di travel.
Il telaio in fibra di carbonio pesa, ammortizzatore compreso, 1.765 g in taglia M, con forme più compatte rispetto alla Epic Hardtail che sostituisce e “supera” nell’idea di Specialized.

Specialized Epic World Cup - Rock Shox WCID 01

– Leggi anche: SRAM Eagle Transmission: il nostro test

Rock Shox SID WCID

Specialized ha lavorato con Rock Shox per creare la tecnologia SID WCID (World Cup Integrated Design), per offrire la risposta scattante sui pedali di una hardtail, eliminando però le asperità per massimizzare il mantenimento dello slancio e ridurre l’affaticamento del biker.

Grazie alle sue caratteristiche progettuali, i 75 mm di escursione si comportano come se fossero molti di più. Cosa significa? Quando la bici viene utilizzata con l’impostazione Firm, è completamente scarica e offre la stessa escursione positiva di una bici con travel di 100 mm impostata con il 25% di sag (per l’appunto di 25 mm).

Specialized Epic World Cup - Rock Shox WCID 02

Uno dei punti chiave di questa straordinaria innovazione è l’ammortizzatore posteriore con molle ad aria positive e negative regolabili in modo indipendente. Grazie a questa caratteristica, in combinazione con l’ottimizzazione dei volumi d’aria e delle caratteristiche di smorzamento, Epic World Cup ha il ricercato “scatto” delle hardtail, unito a capacità di smorzamento delle asperità del terreno e alla possibilità di adattare l’assetto a un percorso specifico.

Inoltre, la qualità del riding può essere personalizzata per adattarsi a un’ampia gamma di stili di pedalata e condizioni di percorso grazie alle tre impostazioni dell’ammortizzatore ad aria.

Una questione di Gulp

Tre sono le opzioni per l’ammortizzatore SID WCID: Firm, Medium, Active. Tutte condividono la natura digressiva della molla pneumatica, combinata con un ‘Jounce Bumper’ personalizzato (tampone di fine corsa), che fornisce un sostegno importante per gestire il bottom-out negli impatti più violenti.

L’impostazione Firm, o “No Gulp”, è quella più rigida e scattante, l’ideale per i percorsi più scorrevoli. Ha zero Sag, richiedendo la massima forza iniziale per sbloccare l’ammo, grazie all’assenza di una molla negativa. La curva di affondamento è relativamente piatta gestendo la maggior parte degli urti per la maggior parte della sua corsa.

Specialized Epic World Cup - telaio 02

Il setup Medium, o “Half Gulp”, abilita una hardtail bilanciata rispetto alle prestazioni offerte da una classica biammortizzata, l’ideale per i terreni moderatamente sconnessi. Ha un Sag del 5%, intorno ai 2,5 mm. Viene richiesta una forza moderata per far muovere l’ammo, grazie a carico intermedio della camera negativa, che aumenta la sensibilità ai piccoli urti. La curva d’affondamento è sempre relativamente piatta, ma con un feeling più morbido.

Chiudiamo con l’impostazione Active, o “Full Gulp”, quella più morbida e pensata per i percorsi più accidentati, con il 10% di Sag (circa 4 mm). La pressione nella camera d’aria negativa è quella massima prevista dal sistema, con una minima forza necessaria per attivare la sospensione e quindi godere di un affondamento più morbido oltre a una considerevole sensibilità iniziale. La curva d’affondamento sale leggermente fino all’ultima parte del travel, marcatamente progressiva e in comune con gli altri setup.

SIDLuxe WCID Ultimate prevede anche la regolazione della compressione Low Speed (tre click) e di ritorno (10 click), tramite una brugola da 4 mm.

Specialized Epic World Cup Pro first ride review - cover

On The Trail

Abbiamo provato la versione Epic World Cup Pro, allestita con la nuova trasmissione SRAM X0 Eagle Transmission compresa di misuratore di potenza Quarq Spindle, e forcella Rock SID SL Ultimate Brain da 110 mm. Il peso rilevato alla bilancia della nostra taglia media, con pneumatici dotati di camere d’aria e doppio porta borraccia di serie, è di 10,240 g (senza pedali).

Epic World Cup appare come un mezzo moderno e scattante, complice la linea essenziale e filante, ma soprattutto una geometria moderna e progressiva in ottica Cross Country competitivo: angolo sterzo di 66,5° (-2° rispetto a Epic Hardtail), angolo sella di 74,5° (+0,5°), movimento centrale alto 313 mm (+4 mm), carro lungo 430 mm (stessa lunghezza), reach di 440 mm (+10 mm, taglia M), stack di 600 mm (-8 mm), interasse di 1.150 mm (+33 mm).

Specialized Epic World Cup - sterzo

Il telaio è rifinito in modo eccellente, con una bellissima colorazione Gloss Deep Lake Metallic / Chrome. Tra i dettagli degni di nota, abbiamo il passaggio interno dei cavi con ingresso nella serie sterzo che abilita anche un blocco dell’eccessiva rotazione per preservare il triangolo anteriore da possibili impatti con i comandi in alto e la testa della forcella in basso. All’interno del telaio è possibile montare due porta borraccia, con un terzo foro sul tubo obliquo per fissare il sistema di trasporto degli attrezzi SWAT EMT Cage-Mount Tool. Per la gioia dei meccanici, il movimento centrale passa da Press Fit ma filettato.

Il tappo della serie sterzo è in gomma, contribuendo ad abbassare il cockpit e portando a un assetto decisamente racing senza rendere necessario l’utilizzo di uno stem con angolo negativo. La zona del top tube che accoglie l’ammortizzatore è spettacolare, nascondendo alla vista il link minimale di una sospensione posteriore che sfrutta anche la flessione controllata dei foderi in carbonio per abilitare i 75 mm di travel.

Specialized Epic World Cup Pro first ride review - action 02

Il feeling è particolare, riconducibile in tutto e per tutto a quello di una moderna hardtail, almeno sino a quando il fondo è compatto e veloce.

La posizione in sella è allungata, ma in ogni caso centrale per abilitare un completo controllo del mezzo nella guida. Due sono gli aspetti che sono subito emersi nel primo giro sul nostro anello di prova: un dislivello contenuto sella-manubrio che aiuta nel gestire i cambi di pendenza e direzione in discesa, e un avantreno abbastanza leggero.

Se il primo aspetto ha ricadute positive, fermo restando la necessità di un reggisella telescopico per sbloccare tutto il potenziale della bici (cablaggio integrato per modelli da 30,9 mm di sezione), il secondo richiede un approccio attivo nella guida oltre a curare necessariamente la messa a punto della sospensione anteriore oltre a quelle degli pneumatici.

Specialized Epic World Cup Pro first ride review - action 01

Per quanto riguarda le tre impostazioni della piattaforma tecnologica SID WCID, abbiamo preferito i due estremi. Firm, per gli amanti del frontino da XC che vogliono godere di più controllo sacrificando qualche etto sulla bilancia; Active, per chi invece mette in primo piano la gestione degli urti quando il gioco si fa duro, spendendo qualcosa in termini di sensibilità iniziale. Medium ci sembra una scelta praticabile da chi desidera più comfort, e quindi meno affaticamento, su lunghe distanze percorse su terreni facili e veloci.

In comune con tutte le modalità c’è il funzionamento fluido e reattivo, molto distante da quello “scattoso” del sistema Brain. Soddisfacente anche la capacità di sfruttare tutta l’escursione disponibile, con un fine corsa marcato ma non invadente.

Specialized Epic World Cup Pro - video test - forcella

Conclusioni

Specialized Epic World Cup è una bici molto particolare ed esclusiva, una belva da gara sicuramente non per tutti, che richiede grande cura nella gestione, come un vero cavallo di razza.

Rispetto a una hardtail XC di ultima generazione, il controllo è decisamente superiore sui terreni più ondulati, dove la guida è meno nervosa e gli pneumatici mantengono con più facilità il contatto con il terreno. Questo si traduce in tre aspetti positivi per chi gareggia: confidenza, maneggevolezza e velocità.

Ma soprattutto quello che ci ha colpito sono la spettacolare accelerazione minimizzando il relativo dispendio di energia, ma non solo, anche la capacità di conservare il ritmo acquisito in modo così naturale.

Cosa ci piace

  • Telaio elegante
  • Ammortizzatore intelligente
  • Carattere personalizzabile con facilità
  • Specifiche di qualità

Cosa migliorare

  • Manca il reggisella telescopico di serie
  • Elevato prezzo d’accesso

Specialized Epic World Cup Pro first ride review - action 03

Specialized Epic World Cup Pro in sintesi

Geometria (taglia M)

  • Reach 440 mm
  • Stack 600 mm
  • Angolo sterzo 66,5°
  • Angolo sella 74,5°
  • Altezza BB 313 mm
  • Carro 430 mm
  • Interasse 1.150 mm

Scheda tecnica

  • Telaio Fact 11m Carbon WCID, 75 mm
  • Ammortizzatore Rock Shox-Specialized SID WCID Ultimate
  • Forcella Rock Shox SID SL Ultimate Brain, 110 mm
  • Trasmissione SRAM X0 Eagle Transmission 1x12v
  • Guarnitura SRAM X0, Quarq spindle power meter, 34d
  • Cassetta SRAM XS-1295, 10-52d
  • Freni SRAM Level Silver, 180/160 mm
  • Ruote Roval Control carbon tubeless ready/DT Swiss 350
  • Pneumatici Specialized Fast Trak T7/Renegate T5 29×2,35″
  • Cockpit Specialized Pro SL alloy / S-Works Carbon XC Mini Rise, 760 mm
  • Reggisella Roval Control SL carbon 0 mm offset
  • Sella Body Geometry Power Expert
  • Taglie S, M, L, XL
  • Peso 10,240 kg
  • Prezzo 9.000 €

Maggiori info qui

[rider: Marco Rizzo | foto/video: Cristiano Guarco]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.