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Sturer Bike Composite Wood, arte e bici in legno

di - 28/11/2017

 

4) nell’era del carbonio e dei materiali compositi, come nasce l’idea di fare una bici in legno?

– il carbonio è il risultato di una laminazione delle fibre di carbonio e della resina e tutto questo ha dato un risultato funzionale. Io ho voluto provare con il legno: dopo tante prove, difficoltà e ostacoli ne è uscito un prodotto decisamente interessante che unisce la flessibilità del legno e la forza della resina epossidica.

5) una bella sfida la tua; a chi si rivolgono i tuoi prodotti e quali potrebbero essere le categorie di utenti interessati?

– appassionati e collezionisti, non solo della bicicletta e della sua storia ma anche del legno e dell’artigianato italiano, del fatto a mano. Una Sturer si può paragonare ad una automobile Morgan con telaio in legno, oppure ad un vecchio modello di barca Riva.

6) quanto tempo hai bisogno per costruire un singolo telaio?

– indicativamente 200 ore di lavoro, solo per la costruzione del telaio, escluso il montaggio dei pezzi (i montaggi che vedete nelle immagini hanno il solo scopo rappresentativo e per dare completezza al prodotto finito).

7) Dettagli standard e limiti di peso pr il ciclista?

– ogni telaio è un pezzo unico e può essere costruito a piacere, assemblo i miei telai uno per uno, tubazione per tubazione, congiunzione per congiunzione e adatto ogni singola pelle di legno. Anche per questo non ci sono limiti di peso del ciclista.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.