“Surf Champ” è stato uno dei primi flipper elettronici ispirati al surf, ideato e costruito nel 1976 da D.Gottlieb & Co. In quell’anno nel surf professionistico l’Australiano Peter Townend prevalse su tutti, vincendo l’unico titolo mondiale della sua carriera nel circuito appena introdotto IPS (International Professional Surfers).
Nel mondo dello spettacolo, l’introduzione di microprocessori ha rivoluzionato moltissimi aspetti della vita quotidiana, introducendo i flipper nel regno di gioco elettronico. Tra le macchine a gettoni si diffondevano rapidamente effetti digitali audio, voci registrate e regole di gioco più complesse.
“Surf Champ” è considerato da tutti il miglior gioco di surf al flipper di tutti i tempi. I numeri ufficiali parlano di una produzione di 1.070 unità, ma molti fans indicano numeri di serie per oltre 4000 macchine da gioco.
La struttura elettro-meccanica del flipper era tra le più evolute a quel tempo, con bumpers, paraurti, fionde, foro per kick-out e molto altro.
Il punteggio massimo realizzato è stato di 99.990 punti e 3 scampanate. Alcuni tra i migliori surf-flipper della storia sono “Surf Queens” (1946), “Surf Club” (1954), “Surf Rider” (1956), “Surf Side” (1967), “Surfers” (1967), “Surf Champ” e “Surfer” (1976) , “Surfing” (1972) e “Surf ‘n Safari” (1991).
Tra il 1929 e il 1996, D. Gottlieb & Co. ha creato un totale di 624 flipper diversi ed il più popolare di tutti è stato “Baffle Ball” (1931).
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FONTE: surfertoday.com
