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Surfing Dubai: l’ultimo tramonto nel deserto

di - 10/09/2014

Dubai si affaccia su un bacino dalla posizione e dimensione molto simile a quella dell’Adriatico, ma non è certamente famosa per il surf. Molti viaggiatori conoscono l’aeroporto per gli scali fatti prima di raggiungere onde perfette ai tropici, altri per la presenza di una delle più famose wave pool (Wadi Adventure).

Ma per molti surfisti Dubai è il loro home spot ed ora anche l’ultimo city break rischia di scomparire soffocato da sabbia e yacht, vittima di una crescita inarrestabile e a scopo turistico dell’emirato.
Durante la stagione “per così dire fredda”, l’inverno, nel golfo Persico i venti dai quadranti occidentali soffiano frequenti e con discreta intensità, sfornando così gli swell migliori per la costa di Dubai.

La vista dello spot in una giornata di “quelle buone”

Per avere un confronto con le onde Mediterranee, immaginate il surf a Dubai un po’ come una mareggiata da S-E nei giorni migliori in alto Adriatico, con la differenza che l’acqua in questo caso è molto spesso cristallina.
Negli ultimi anni la scena surf di Dubai si è sviluppata molto, partendo da un gruppo di pochi amici fino a superare oltre un migliaio di praticanti. Sfortunatamente, la crescita dei surfisti è stata direttamente proporzionale alla morte degli spot, tutto a causa dello sviluppo di hotel e porti turistici.

Il main break di Dubai validissimo anche per tavole corte nei giorni migliori
PH: James Harvey

 

L’ultimo spot urbano è Sunset Beach, un bellissimo beach break con alle spalle l’imperiale hotel Burj-Al-Arab. L’ultimo progetto scellerato vede l’ampliamento del braccio del porto, il quale ridurrebbe del 70% gli spazi per la pratica del surf da onda decretando così la morte di questo sport nel golfo Persico.

Il progetto di distruzione dello spot

Immaginate se nella vostra città tutti gli spot andassero lentamente scomparendo ed ora vi rimanesse l’ultimo a disposizione: se anche questo scomparisse la comunità surf di Dubai sarebbe costretta a viaggiare in oceano per surfare oppure pagare molto per una corsa sulla macchina da onde artificiali Wadi Adventure.

 

Se come noi desiderate mostrare un po’ di solidarietà surf verso una fiorente comunità nata da poco, potete scoprire qualcosa di più e firmare la petizione on-line da presentare al governo del paese cliccando qui (Change.org)

 

 

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf