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Training Camp e Bike Academy, cosa significa

di - 15/06/2021

Training Camp e Bike Accademy, cosa significa

Siamo reduci da due giornate intense trascorse sul Lago di Garda. Giorni pieni, esperienziali e dove, finalmente, siamo tornati a confrontarci, parlando e discutendo di bici! Un training camp, una bike academy, ma anche tanti momenti di condivisione dove il fulcro è la nostra passione per le due ruote e per tutto quello che permette di fare.

Training Camp e Bike Accademy, cosa significa

Il Training Camp e la Academy

Quando si parla di training camp, di academy, ma anche di ritrovo ed allenamento, il pensiero corre veloce e le emozioni si mescolano. Si pensa ad una ripresa delle attività sportive per raggiungere degli obiettivi. C’é chi vuole andare in bici ed emulare i professionisti. Ci sono i ciclisti amatori che attraverso un training camp vogliono pedalare con intensità in luoghi nuovi e scoprire strade mai affrontate in precedenza. Ma c’é anche chi vuole imparare, perché non tutti siamo “ciclisti navigati”! L’ultimo anno e mezzo, vissuto con restrizioni mai affrontate in precedenza, è stato anche un sorta di detonatore che ha fatto scoprire la bicicletta a molti.

I training camp organizzati e le bike academy sono uno strumento vero e proprio, dove la condivisione permette ad ognuno di crescere ed evolvere, di imparare, vedere ed aggiornarsi. Sono un ritrovo dove la cosa più importante è pedalare dando adito alla passione, usando un “giocattolo” che non conosce età, epoche e restrizioni: la bicicletta. La vacanza? E’ parte del pacchetto. 

trainig camp

Il nostro viaggio inizia dal Lago di Garda

Un’occasione ghiotta, quella di pedalare sulle strade del Lago di Garda, zone ricche per antonomasia e meta di tanti ciclisti che sbarcano sulle rive gardesane per fare sport e godere di un ambiente unico nel suo genere. Qui non manca nulla e non solo in ottica bici, ma il nostro soggetto rimane il “cavallo meccanico con le due ruote ed i pedali”, i protagonisti che la vivono e che gli danno forma e sostanza. No, non sono i professionisti, quelli che hanno fatto il Giro d’Italia e che vedremo al Tour de France (sempre belli)! Il nostro soggetto sono gli amatori e gli appassionati della bicicletta, quelle persone che non hanno una carriera da campione dello sport, ma che grazie alla bicicletta cavalcano i loro sogni.

training camp e accademy lago di garda

Talvolta la passione è violenta e la viviamo in modo intestino, fattori che ci fanno perdere la ragione, il buon senso e gli obiettivi. Qualche volta la passione è bastarda e ci consuma. Qui entra in gioco una nozione, un insegnamento che abbiamo fatto nostro, oppure un consiglio che arriva da altri e che abbiamo cucito sul nostro modo di andare in bici. I training camp e la academy hanno anche questo compito, quello di insegnarci a come meglio sfruttare le nostre potenzialità. Una scuola? Si, perché no. Non diventeremo campioni, ma pedaleremo meglio!

Un pacchetto ben congeniato e non manca nulla

L’organizzazione e quella di Ital Cycling Promotion, ovvero un gruppo di appassionati e pedalatori, imprenditori certo, ma prima di tutto ciclisti che vogliono far vivere ai loro clienti, la stessa esperienza che vorrebbero vivere loro. Ci sono i mezzi al seguito che assecondano le necessità ( con il van del Team Colpack-Ballan ci si sente pro) e ci sono gli ex campioni del pedale (un campione lo rimane per sempre). El Diablo Chiappucci e Ivan Quaranta, che sono stati con noi. Abbiamo incontrato Paola Gianotti e fanno parte del programma Valerio Agnoli ed Alessandro Ballan. Mica poco ci viene da scrivere.

E poi c’é un certo Ian Jenner, una sorta di signor TrainingPeaks, un guru del training moderno legato ai dati, ai numeri ed all’utilizzo dei power meter. Tanta roba ed è proprio quello che serve per imparare ed approfondire.

Ci sono i consulenti per l’alimentazione. Qualche dritta su come e cosa utilizzare quando facciamo attività sportiva (e non solo) è sempre ben accetta, anche nell’ottica di un settore, quello della nutrizione legata allo sport, che stà evolvendo in modo esponenziale.

C’é il supporto di alcune aziende del settore e non è solo questione di “gift e regalini”, ma è la credibilità che assume un progetto che non nasce per caso.

training camp lago di garda

Ad ognuno il suo

Il ciclismo amatoriale non è solo quello delle gare a circuito e delle granfondo. L’universo amatoriale è un’enorme bacino che raggruppa tante persone, ognuna con le sue capacità, peculiarità e grado di preparazione, ognuna di queste con il suo modo di interpretare la bicicletta. Però, durante un training camp organizzato non si rimane mai da soli e anche per questo motivo c’é sempre una piccola vittoria allo scollinamento della salita!

In conclusione

“La bicicletta è uno strumento di condivisione”, una frase che vedremo comparire sempre di più del prossimo futuro. In un mondo, dove tutto è sempre più veloce, il mezzo sostenibile e lento (meno veloce delle auto e del traffico motorizzato in genere) è ambito e ricercato e alla portata di tutti. Come tutte le categorie però, anche quella della bicicletta diventa sempre più specifica, a tratti articolata nelle sue regole, norme e pur sempre affascinante. Fare e partecipare ad un training camp, oppure ad una bike academy con vacanza annessa, è come tornare a scuola e mettersi di nuovo in gioco, proprio come gli atleti professionisti quando fanno i ritiri collegiali! Siamo tutti un pò professionisti………..

Claudio Chiappucci e Ivan Quaranta, nel mezzo Giuseppe Barenghi uno degli ideatori del progetto Ital Cycling Promotion.

a cura della redazione tecnica, immagini courtesy Martina Folco Zambelli/HLMPHOTO

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Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.