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T°Red Rea Urano, acciaio a chi?

di - 26/01/2022

bici da corsa in acciaio T°RED Rea Urano, vista laterale in studio

L’intuizione, l’inventiva, la forza decisionale: anche così è chiamato e rappresentato Urano, il pianeta più lontano, freddo e forse affascinante del sistema solare, Non è un caso che sia stato dato il suo nome all‘ultima creatura di T°Red il marchio bresciano di Romolo Stanco ed Erica Marson. Rea Urano – così si chiama per la precisione – è definibile come la sorella in acciaio 2461® di Rea Titaninde, realizzata questa in lega di titanio Y-Eli.

Il ciclista al centro del progetto

Rea Urano è progettata pensando prima di tutto agli scalatori: la reattività in salita è il suo primo obiettivo, ma a questo aggiunge comfort dinamico, stabilità e guidabilità eccellenti su ogni percorso e terreno. In sintesi, una macinatrice di chilometri.
È l’ultima novità di T°Red, e ancora una volta, come tutte le biciclette di questa azienda, nasce con l’indole e l’ambizione di incarnare qualcosa di esclusivo, in un certo senso non convenzionale.

«Rea Urano rappresenta il cambiamentospiega Romolo Stanco, deus ex-machina di T°Red -. Cambiamento inteso come capacità di evolvere, confrontarsi, crescere e mostrare che la ricerca, unita all’artigianalità e alla capacità di osare, può rimettere il ciclista al centro dell’attenzione e offrire a ciascuno il suo personale strumento di piacere… o di tortura, a seconda di come si vive la bici».

Come è costruita

Sì, avete capito bene: parliamo di una bici in acciaio, non in fibra di carbonio. Ma menzionando questo materiale, a cui tanti assegnano un’accezione di vecchio non parliamo certo di tubazioni classiche, di acciaio cromato o men che meno di neo-retro (con tutto il rispetto per questo filone degno di rispetto). Nulla di più sbagliato: qui si parla di una lega pensata e progettata appositamente per queste bici, una lega in cui l’acciaio è microlegato con il Niobio, così da migliorare sensibilmente le caratteristiche meccaniche del materiale.

Il Niobio è presente in qualità piccolissime (0,02-0,1% in peso), ma ha comunque un impatto significativo su molte proprietà importanti; significa poter ridurre spessori e sezioni garantendo comunque la rigidezza dove serve e mantenendo comfort ed elasticità che sono quelle tradizionali che contraddistinguono l’acciaio.

La lega che ne risulta si chiama Acciaio 2461® e consegna una bici senza compromessi, modernissima come i ciclisti che la scelgono, costruita intorno a loro e capace di assecondarne tutte le richieste.
Rea Urano ha geometrie che esaltano la trazione in salita, anche quelle più impegnative senza compromettere reattività e stabilità. In pratica, una bici equilibrata.

Customizzazione totale

La regola è confermata anche su questa nuova Rea Urano: in Casa T°Red le geometrie sviluppate secondo la progettazione parametrica non sono l’unico aspetto su misura.  Anche Rea Urano può infatti essere allestita nel modo più adatto alle varie esigenze.
Lo staff T°RED seleziona e testa materiali, inclusi componenti e ruote. Da parte sua, il reparto TOOT Engineering sviluppa ruote e componentistica senza compromessi, unendo ricerca, tecnologia e attenzione alle reali esigenze dei ciclisti.

Altri dettagli? Il cockpit per passaggio cavi integrato TOOT by BLKTEC, le ruote anch’esse sviluppate dalla TOOT Engineering e raggiate a mano da Pippowheels. Hanno un profilo del cerchio (in carbonio3K Twill lucido) differenziato, da 37 mm all’anteriore e da 51 mm al posteriore. La sella è una Dila di Berk Composites.

Montata Campagnolo 1×13

Nello specifico, questo primo esemplare di Rea Urano è stato allestito con la trasmissione completa Campagnolo Ekar 1X13, che nasce come reparto per il Gravel, ma che in questo caso trova una singolare, esclusiva e inedita reinterpretazione stradistica in chiave 1X (come fratto anche da 3T), incrementando ancor più l’esclusività del mezzo.
Il peso della bici intera? Nella versione presentata in foto 7.4 Kg considerando la misura con top tube da 56 centimetri.

E il prezzo?

Il costo di T°RED Rea Urano sorprende come tutto il resto, perché la bici completa allestita con Campagnolo Ekar è disponibile a partire da 5.890 euro.

Ex agonista, prima della mountain bike, poi della bicicletta da corsa, tuttora pedalatore incallito, soprattutto su asfalto. Nel suo passato tante granfondo e da qualche tempo anche una passione matta per le biciclette d’epoca. Per anni “penna" delle storiche riviste “La Bicicletta” e “ Bici da Montagna”, si occupa di informazione legata al mondo “bici” da un mucchio di tempo, soprattutto di tecnica e nuovi prodotti.