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Trek Emonda SLR 7 il test e le considerazioni

di - 05/02/2021

Dopo averla utilizzata in occasione del suo lancio ufficiale, era la versione ProjectOne con allestimento 9 (Sram eTap e ruote Bontrager RSL), torniamo a pedalare su una delle biciclette maggiormente ambite: la Trek Emonda SLR. Abbiamo provato la variante SLR 7, con framekit top di gamma, la trasmissione Shimano Ultegra Di2 e il pacchetto ruote Bontrager Aeolus Pro 37. Il suo nome corretto è? Émonda, ma gli indici di ricerca web non amano che si accenti la E.

New Trek Emonda SLR

Il nostro obiettivo principale è quello di fornire una serie di feedback, capaci di dare un aiuto ad un potenziale utilizzatore e relative indicazioni alle performances del mezzo. Cerchiamo di far collimare i diversi aspetti del test e del posizionamento della bicicletta all’interno del mercato attuale. In questo caso ci sembra naturale sconfinare in una sorta di paragone, confrontando questa Trek Emonda SLR 7 con la versione utilizzata durante “l’official launch”.

La base dalla quale partiamo è la medesima, ovvero il telaio e la forcella prodotti con la stessa tipologia di carbonio OCLV 800. Uguale è anche il manubrio integrato full carbon, anch’esso nuovo e utilizzato per alcune versioni delle Émonda SLR. Cambiano alcuni punti chiave dell’allestimento: ad esempio le ruote e la trasmissione. Per avere una panoramica più precisa, riprendiamo il link che si riferisce alla precedente pubblicazione.

Trek Émonda 2021 una bici completamente nuova

L’allestimento e alcuni dettagli della bici Émonda in prova

Partiamo subito con una scaletta che evidenzia i componenti della Trek Émonda SLR 7 nella taglia 54, la stessa utilizzata sulla versione ProjectOne SLR 9.

  • Framekit SLR con carbonio OCLV800, BB86,5 mm di larghezza e con movimento centrale T47. Lo stelo della forcella è di forma conica. La zona del seat-post adotta la soluzione Ride-Tuned. I perni passanti hanno dimensioni di: 100×12 mm e 142×12 mm (ant. e post.). Il fodero non drive del retrotreno prevede la sede del sensore DuoTrap.
  • Cockpit integrato full carbon Bontrager Aeolus RSL.
  • Trasmissione Shimano Ultegra Di2 11v, con guarnitura 52/36 e pignoni 11/30.
  • Freni Shimano Ultegra 160×160 mm (ant. e post.)
  • Ruote Bontrager Pro 37 tubeless ready e pneumatici Bontrager R3 Hard Case Lite 700x25c (clincher).
  • SELLA: Bontrager Aeolus Elite con rails in acciaio.
  • COLORE: rage red, Trek black.
  • PESO RILEVATO: 7,2 kg (senza pedali)
  • Prezzo 6999 euro.
Trek Emonda SLR 7 il test e le considerazioni
Una delle parti dalla quale nasce questa piattaforma, ovvero la scatola BB.

In sostanza, cosa cambia rispetto alla Émonda SLR 9

Prima di tutto cambia la trasmissione, la versione 7 in test ha la Shimano Ultegra Di2, mentre la 9 aveva la Sram eTap 12v (senza dimenticare l’impianto frenante). Cambia la sella, che pur essendo lo stesso modello Bontrager Aeolus (corta), per la Trek Émonda SLR 7 è prevista la versione con i rails in acciaio (non in carbonio. Completamente differenti sono le ruote (e gli pneumatici), una variabile non da poco. Questo componente è fondamentale ed è capace di cambiare il carattere del mezzo: Bontrager Aeolus RSL37 vs Pro37. 

Il test della Emonda SLR 7 e una sorta di confronto con la 9

Partiamo dal presupposto che ci troviamo di fronte a quella che ci è piaciuto categorizzare come una “bici totale”. La Trek Emonda è una bici da agonista e non ha limiti in termini di utilizzo, perché è veloce al pari di molte aero presenti sul mercato. E’ una bicicletta votata al massimo rendimento in salita ed è parecchio gratificante in discesa quando c’é da guidare con “il manico”. Non è adatta alle passeggiate domenicali ed il comfort non è tra i focus primari, ma ha una geometria ed una ciclistica che permettono di non avere mai una posizione estremizzata (a meno che non lo si voglia).

Le differenze, rispetto all’allestimento SLR 9 ci sono e si percepiscono fin dalle prime pedalate. Le ruote (e le gomme) occupano un buon 50% in questo delta, il resto è suddiviso tra la trasmissione e l’impianto frenante (senza peli sulla lingua, Shimano è più fluido, modulabile e gestibile anche quando le temperature esterne subiscono variazioni importanti, se messo a confronto con Sram). La sella a nostro parere è un buon prodotto, con e senza carbonio.

Trek Emonda SLR 7 il test e le considerazioni
Le ruote Bontrager Aeolus 37 con i clincher Bontager. Il cerchio delle ruote è full carbon e tubeless ready. Sotto il profilo tecnico, il pacchetto Pro 37 è accostabile alla piattaforma Spline DT Swiss.

La SLR 7 è più morbida e docile, grazie alle ruote Pro 37

Il grande sostegno e supporto che è in grado di fornire questa bicicletta si sente e si percepisce in ogni situazione che si incontra una volta su strada. Davanti è precisa come la lama di un rasoio. Quando ci si alza in piedi sui pedali invita a caricare sull’anteriore come poche altre (il cockpit integrato è tanta roba e lo è anche in termini di shape a favore della presa bassa).

In discesa è immediata e qui la grossa differenza rispetto alla SLR 9. Le ruote Pro 37 in dotazione alla Trek Émonda SLR 7 sono meno briose (rispetto alle RSL 37) e permettono una guida più rilassata. L’avantreno risulta meno perentorio, a tratti più lento e può facilitare quel ciclista che non ama le estremizzazioni in questo frangente. Le ruote RSL rimangono un riferimento per chi vuole “sentire la bicicletta” e guarda l’ago della bilancia (ma non il portafoglio). Giusto sottolineare che il confronto è fatto con gli pneumatici clincher.

Trek Emonda SLR 7 il test e le considerazioni
Nella foto in action trovate anche il casco Bontrager Velocis Mips e gli occhiali Bollé Chronoshield, oltre alle scarpe Bontrager XXX road. L’abbigliamento è GSG.

La differenza della bilancia e dei prezzi

La Trek Émonda rossa e nera nella taglia 54 ha un peso rilevato (senza i pedali) di 7,2 kg. Quella che abbiamo utilizzato durante il lancio pesava 6,85 (sempre a parità di taglia e senza pedali). Per la SLR 7 ci vogliono 6999 ed è molto di più che una bicicletta race ready. La versione SLR 9 eTap ha un costo (ad oggi) di 11499 euro.

Conclusioni e considerazioni

La prima considerazione prende in esame il prezzo con un’ottica differente. La bicicletta, per buona parte degli amatori e di chi spende dei soldi per il suo acquisto, è una passione e una gratificazione personale. Il ciclismo è uno sport costoso (nessuno lo nasconde) e il valore del denaro assume dei contorni soggettivi (spesso lo dimentichiamo). Quello che può essere estremamente caro per qualcuno, non lo è per altri che si possono permettere di spendere senza problemi. Anche per questo motivo esistono le categorie e le fasce di mercato. E di queste sarebbe anche opportuno valutare i contenuti tecnici, oltre che il prezzo.

A nostro parere, il valore aggiunto di una bicicletta come la Trek Émonda SLR 7 è il fatto di poter abbinare un framekit moderno, leggero ed estremamente performante, ad un allestimento che è una garanzia sotto molti punti di vista e che permette di rimanere all’interno di un range di spesa per i canoni attuali e per una fascia di biciclette della quale fa parte la SLR 7. Questo non vuole dire che non è costosa, ma è una bicicletta che così come si presenta non necessita di variazioni: ha una sorta di “racing approach” marcato, ha un peso ridotto ed è capace di confrontarsi con biciclette che costano 4000 euro in più di lei.

a cura della redazione tecnica, immagini di Matteo Malaspina e della redazione tecnica.

trekbikes.com

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.