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Una bici gravel è giusta per il vostro riding off-road invernale?

di - 21/12/2022

Gravel riding invernale off-road - cover action

Con la maturazione della categoria gravel, i confini tra questa nuova nata e la vecchia guardia – le mountain bike – hanno iniziato a sfumare

L’inverno è arrivato sul serio per molti di noi, con temperature che scendono sotto lo zero e che si accompagnano a quotidiane sferzate di gelo e a qualche spruzzata di neve. Dalle mie parti i sentieri si sono trasformati in una massa di fango appiccicoso nelle ultime settimane, ma l’arrivo del gelo promette di cambiare in meglio le loro caratteristiche.

Gravel riding invernale off-road - cover
Gravel o MTB? Quale bici per l’allenamento e il riding invernale?

In genere, in inverno vado più spesso su strada o pedalo con più frequenze nel clima mite – e sui percorsi praticabili – della vicina Liguria, perché molti dei miei sentieri argillosi, tra frutteti e vigneti, si riempiono di fango e acqua. Non è mai divertente pulire la mountain bike dopo ogni uscita invernale, per non parlare di quella incrostata di fango.

Tuttavia, con le condizioni di gelo e ghiaccio, molti di noi possono lasciare la bici da corsa comodamente riposta all’interno per evitare il rischio di scivolare sull’asfalto ghiacciato. La soluzione, per chi già la possiede e soprattutto per chi è tentato dall’acquisto, è di pedalare una bici da gravel, apprezzandone ogni minuto passato in sella.

Sono un ponte tra i due mondi, con diverse interpretazioni, dalle più veloci alle più turistiche, passando per quelle bici che ricordano le mountain bike delle origini. Vediamo ora di capire perché una gravel bike è un’ottima alternativa alla MTB in inverno.

Gravel riding invernale off-road - Cannondale Topstone Carbon lifestyle
Tu chiamalo se vuoi Bikepacking: i viaggi in autonomia, parziale o totale, con la bici caricata di borse. Una gravel comoda è la soluzione migliore – foto: Cannondale

Gravel: le due categorie principali

Le bici gravel possono essere suddivise in sottocategorie: modelli leggeri e agili, più adatti a percorsi veloci, come BMC Kaius e la recente Ridley Grifn (qui il nostro test in anteprima), e mezzi più grintosi, come la Evil Chamois Hagar o la Cannondale Topstone Carbon 1 Lefty.

Queste ultime possono essere scelte per la loro geometria progressiva, nel caso di Cannondale anche per le sospensioni, come per altre gravel radicali, tra cui la nuovissima Specialized Diverge STR, altra bici divisiva.

In ogni caso, anche solo la geometria progressiva di alcune gravel bike descrive le tendenze prese in prestito dall’industria della mountain bike: angoli di sterzo aperti, orizzontali lunghi e stem corti sono all’ordine del giorno. Queste caratteristiche possono aiutare i ciclisti meno esperti a sentirsi sicuri sui sentieri e consentire a quelli più preparati di superare i terreni più tecnici con il drop bar.

Cannondale Topstone Carbon 1 Lefty
Cannondale Topstone Carbon 1 Lefty

MTB hardtail o Gravel?

Tutto questo va benissimo. Ma se una bici del genere è sulla vostra lista della spesa, non sarebbe meglio andare direttamente alla fonte di ispirazione e comprare una hardtail da cross country?

Ma anche se il design delle gravel più aggressive sembra preso in prestito dalle mountain bike, con l’attacco manubrio più corto e il reach più lungo per rendere più dinamica la guida e porre il biker in una posizione più dominante sulla bici, c’è ancora un discreto divario rispetto a una front XC con ruote 29er.

Su una mountain bike, gli pneumatici sono infatti notevolmente più grandi, mentre la posizione del ciclista è ancora un po’ più eretta e con una presa molto più ampia sul manubrio. La differenza più grande è forse la forcella ammortizzata, che offre fino a 120 mm di assorbimento per la front suspended da cross country più ‘new school’ (come Cannondale Scalpel HT).

Ritchey WCS Beacon Drop Bar
Ritchey WCS Beacon Drop Bar – foto: Ritchey

Naturalmente c’è una certa sovrapposizione tra il terreno che si percorre su una hardtail XC e una bici da gravel, ma si può pensare che sia simile alla sovrapposizione tra una road e una gravel bike: non si possono assolutamente confondere le due cose!

Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di optare per una mountain bike se si vuole essere efficienti sui fondi accidentati, e per una bici gravel se invece si vogliono rendere più impegnativi i terreni non tecnici, come compatte forestali o veloci strade bianche, affrontati di frequente nelle proprie pedalate.

Gravel riding invernale off-road - Vaude Kuro
Foto: Paul Masukowitz

Considerazioni finali

In realtà, come sempre, si tratta di capire dove volete che la bicicletta vi aiuti di più.

Se desiderate allenarvi e vi serve un po’ di assistenza in più nei tratti tecnici, pedalando insieme a biker esperti, la scelta migliore potrebbe essere quella di prendere una mountain bike per queste uscite, magari equipaggiata con gomme scorrevoli con sezione massima di 2,2 pollici.

Ma se preferite raggiungere direttamente i boschi invece di prendere la macchina per il trasferimento, o se la vostra scelta primaria è mettere insieme un anello più lungo di tratti disgiunti di sterrati e sentieri, una robusta bici da gravel – con gommatura aggressiva intorno a 40 mm – vi porterà a destinazione più velocemente e difficilmente si lascerà scoraggiare dalla maggior parte di ciò che le verrà proposto.

Gravel riding invernale off-road - Cannondale Topstone Carbon action 02
Foto: Cannondale

Senza dimenticare un ultimo aspetto: affrontare le temperature artiche è già di per sé un’impresa, quindi qualsiasi pensiero sull’allenamento viene meno. Alcune pedalate servono solo per uscire di casa, godersi il paesaggio e ricordarsi perché si è iniziato a praticare il ciclismo come sport.

È facile sedersi sul divano e gustare le prelibatezze natalizie, ma uscire in bici – tra strade secondarie e ghiaiate – vi aiuterà a non sentirvi in colpa, oltre a smaltire quello che vi siete divorato!

Con la bici da Gravel sulla Kamikaze

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.