Pubblicità

Video: dal Passo dei Salati a Pont Saint Martin

di - 22/07/2020

Un’esperienza che va oltre il classico giro in bici, nell’arco di una giornata è possibile partire dalla neve del Passo dei Salati, dove si sfiorano i ghiacciai del Monte Rosa e arrivare ai 370 m di Pont Saint Martin, all’inizio della Val d’Aosta. Una lunga cavalcata fra rocce, pinete e singletrack passando poi a strade bianche, borghi e castelli a mano a mano che si scende a valle.

Monte Rosa Experience - 01

La cavalcata del Lys: da Passo dei Salati a Pont Saint Martin

Come dicevo la partenza è dal Passo dei Salati, spartiacque fra le piste di Alagna, borgo walser da cui siamo partiti con gli ovetti e quelle che invece scendono verso Gressoney. Il panorama è di quelli epici, cumuli bassi creano l’effetto un di mare di nuvole e la neve ancora presente in modo abbondante mostra un paesaggio di alta montagna nel suo costume estivo migliore.

Dal passo verso la cittadina di Gressoney sarà un tuffo adenilico; singletrack si alternano a tratti di raccordo su strade bianche, sentieri a sbalzo e intagliati nella roccia dalla natura, fanno da contraltare a discese lavorate, con sponde, salti e un sottobosco che invoglia a spingere ed osare. In pochi minuti si piomba a valle, dove la quiete del borgo alpino ci aiuta a ritrovare la calma tipica dei monti.

Monte Rosa Experience - 02

Il Zampa Vigano, gran maestro del Castore e Polluce, un lounge bar gourmand nel centro di Gressoney ci aiuta a trovare quella pace interiore che accompagna le giornate alpine, con un tagliere prelibato e una lasagna di selvaggina fa il verso alle sirene di Ulisse, invitandoci a fermarci, arenandoci sulle sue sedie… ma il dovere chiama e presto arriva il momento di proseguire, molti km ci aspettano! C’è il castello della regina Margherita da incontrare (ve ne abbiamo parlato qui), ampi ponti romani da attraversare e Pont saint Martin dista ancora 40 km.

La parte lunga del viaggio inizia ora, così come il fiume dopo l’impeto dei grandi salti montani placa il suo corso raggiungendo l valle anche noi rallentiamo il passo, lo sguardo si fa più curioso e ora le linee, gli anticipi e la velocità, lasciano il posto al gusto della scoperta. Un viaggio all’interno di un territorio, osservando i cambiamenti, il paesaggio che muta e i borghi che si trasformano. Siamo partiti da un villaggio Walser e ci troviamo ora in paesini curati ma dall’edilizia differente.

Monte Rosa Experience - 04

Saltando a una sponda all’altra del fiume Lys, grazie ai molti ponti di periodo romanico, ci troviamo alla fine a Pont Saint Martin, dove ci attende il pulmino che ci riporterà in alta valle, dove verremo avremo modo di ristorarci e rigenerarci in una stalla… questa la traduzione di Wongde, un chambré d’hotel piccolo (5 stanze appena) ma che ci accoglie con i profumi della cannella, un tripudio di sulfinie e una cena gourmand che fanno subito dimenticare le fatiche della giornata.

Monte Rosa Experience - 03

I nostri consigli

Un esperienza da provare, che può essere vissuta come una sfida con se stessi, come un viaggio interiore oppure approfittando dei molti spunti per andare alla scoperta di un territorio che solitamente si osserva solo distrattamente.

Se si ha un buon grado di allenamento si può pensare di concludere il viaggio in giornata, oppure approfittare dell’accoglienza del territorio e regalarsi una vacanza di qualche giorno, magari esplorando più nel dettaglio questo splendido territorio (qui il nostro approfondimento sulla Valtournenche).

Info

Per l’accompagnamento: Monte Rosa experience, www.monterosaexperience.com
Pernottamento: Wongde Chambré d’Hotel, www.Wongade.com

[testo, foto e video: Marco Tagliaferri]

Camasca Trail: cicloalpinismo dal Lago d’Orta