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Vingegaard e van Aert hanno scelto Giro

di - 03/02/2024

Giro supporterà tutti i ciclisti Visma | Lease a Bike fino al 2026, con tre caschi leader di categoria: i caschi da strada Aries Spherical ed Eclipse Spherical e il casco Aero Aerohead MIPS.

Il responsabile delle prestazioni di Visma | Lease a Bike, Mathieu Heijboer, è stato coinvolto in prima persona nella definizione della partnership con Giro. “All’interno della squadra cerchiamo costantemente opportunità per sviluppare e portare le prestazioni a un livello superiore. Siamo convinti di aver trovato in Giro il giusto partner per aiutarci a farlo. Siamo estremamente motivati e la sinergia tra la nostra squadra e Giro è forte. Giro ascolta le nostre esigenze e i nostri desideri e li mette in pratica. Vedremo i risultati nel 2024“.

Anche Paul Martens, responsabile dell’abbigliamento per ciclisti di Visma | Lease a Bike, ha svolto un ruolo importante nella collaborazione con Giro. “Prima di raggiungere un accordo, abbiamo identificato Giro come un marchio con una storia unica di innovazione e partnership con squadre e atleti di alto livello. Insieme, abbiamo già trascorso del tempo nella galleria del vento con due dei nostri corridori più importanti, Jonas Vingegaard e Wout Van Aert. La profondità delle conoscenze e l’impegno di Giro per un design all’avanguardia favoriranno certamente la nostra ricerca reciproca volta a migliorare le prestazioni dei corridori.
Dal 1985, Giro è stata una presenza dominante ai più alti livelli di competizione nel ciclismo“, ha dichiarato Emily Watts, direttore marketing di Giro Sports. “Unire le forze con Visma | Lease a Bike sottolinea il nostro impegno a collaborare con squadre che sono all’avanguardia nello sport. È parte della nostra mission progettare tecnologie al servizio degli atleti ogni volta che è possibile: che si tratti di favorire la velocità, aumentare la protezione o semplicemente migliorare il comfort, la nostra partnership con Visma | Lease a Bike accellererà certamente la progettazione delle migliori attrezzature per il ciclismo al mondo.

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Giro in Italia è distribuito da Bonin

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.