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Driven la trasmissione di Ceramicspeed con cardano

di - 18/07/2018

La fiera di Eurobike è stata anche l’occasione per far vedere al pubblico la trasmissione sviluppata da Ceramicspeed, che non è dotata di catena, è senza cambio posteriore, non prevede l’impiego del deragliatore. Il funzionamento si basa su tra elementi principali: la guarnitura che include la corona, il cardano e il pacco pignoni posteriore: nessuno di questi componenti è uno standard e includono innovazioni non da poco. Cerchiamo di snocciolare le caratteristiche principali.

L’immagine che vedete qui sopra si riferisce al prototipo, il primo funzionante, con la monocorona anteriore e il monopignone posteriore.

Nell’immagine di copertina e nella foto qui sopra, potete vedere una sorta di progetto definitivo del pacchetto Driven Ceramicspeed.com

che prevede la corona 1x anteriore e 13 pignoni posteriori, collegati tra loro da un cardano. Quest’ultimo è un cilindro in carbonio che al suo interno ha la parte elettronica: power meter e centralina per la cambiata.

I pignoni e la corona: sono in alluminio ricavato dal pieno, un blocco unico che viene lavorato e rastremato, creando dei veri e propri spilli che permettono l’ingaggio dei magneti nelle due parti opposte del cardano. La corona, inserita direttamente nella testa della pedivella, ha denti leggermente più grandi, con asole (tra un dente e l’altro) maggiorate se messe a confronto con quelle del pacco pignoni. Queste si accoppiano con i magneti del cardano che esce dalla scatola centrale del telaio. Non ci sono cavi, fili in genere e guaine. Questo progetto iniziale, completamente funzionante e applicabile (naturalmente con i dovuti adattamenti), prevede 13 pignoni posteriori, piatti, che si sviluppano in senso verticale. La testa del cardano, sempre con i suoi magneti, funge come una sorta di slitta (da sinistra verso destra e viceversa), azionata in modo elettronico dagli shifters posizionati sul manubrio, ingaggiando il pignone. Tutto il sistema di trasmissione non prevede lubrificazione.

13 pignoni é solo l’inizio: come potete notare, lo sviluppo in verticale del pacco pignoni non ha bisogno del medesimo spazio dei pignoni tradizionali.

Rispetto ad una trasmissione tradizionale, la Driven di Ceramicspeed permette di abbassare del 49% le frizioni che si innescano quando si sprigiona una potenza di 250 watt.

Il cuore è il cardano: come scritto in precedenza, il cardano non è solo la connessione tra le due porzioni del drivetrain ma è anche il cervello dell’intero sistema. Al suo interno è contenuto un misuratore di potenza ma anche la centralina del cambio. Quest’ultima permette alla parte posteriore (quella a contatto dei pignoni) di muoversi avanti e indietro sui pignoni stessi.

Alcune considerazioni: che piaccia oppure no, Ceramicspeed ha dimostrato che una soluzione è possibile: il funzionamento con cardano è applicabile al ciclismo. Questa piattaforma porta in dote una soluzione ingegneristica piuttosto sempplice sotto il profilo del funzionamento, tanto complessa in fatto di produzione e sviluppo dei materiali. Carbonio, alluminio, titanio, parti elettroniche, magneti, tutto calibrato in modo che ogni singolo pezzo possa trovare la giusta collocazione per la performance corretta. Crediamo che, ad oggi e in tempi brevi, questo protocollo non verrà prodotto su larga scala, per via dei costi elevati, per lo stravolgimento ingegneristico che comporta questo sistema e molte altre motivazioni che riguardano contratti e mercato…………. Il sasso però è stato lanciato e, siamo sicuri, nessuno è rimasto semplicemente a guardare! Ricordiamo che, il cambio senza catena, con funzionamento a frizione e senza pignoni esterni, esiste già da qualche anno, utilizzato su larga scala in ambito citybike.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.