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Ciclocross: una sbirciatina alle bici dei pro

di - 30/12/2020

Facciamo una rapida panoramica nel mondo del ciclocross. Biciclette e curiosità, qualche dettaglio che stimola le fantasie degli appassionati. Se la forza del corridore e l’abilità tecnica sono il fulcro principale della performances, come nella mtb anche nel cx il mezzo (e fa) e la preparazione dello stesso può fare la differenza.

Le Canyon del Team Alpecin-Fenix

Il modello Inflite CF SLX, utilizzata da MVDP, dalla Alvarado e compagni.

Ciclocross: una sbirciatina alle bici dei pro
Herentals – Belgium

Essenziale e articolata al tempo stesso, specifica per il ciclocross

  • Ruote Shimano Dura-Ace C40 per tubolare, cerchio full carbon.
  • Normalmente vengono utilizzati dei tubolari Dugast da 33 mm di sezione (standard per il cx) personalizzati.
  • Dischi per il freno da 140 mm di diametro, anteriore e posteriore.
  • Frame-kit full carbon monoscocca. Interessante quella sorta di “gobba”, presente nell’inserzione tra piantone, orizzontale e reggisella, studiata in modo specifico per il ciclocross. Agevola la presa nei tratti podistici.
  • Seat-post Canyon in carbonio con diametro da 27,2 mm.
  • Sella, Selle Italia Flite Boost, SLR e anche X-LR (Alvarado usa la X-LR). MVDP ha iniziato con la Flite Boost “classica”, ora utilizza la Superflow.
  • Trasmissione Shimano Dura-Ace 11v Di2. MVDP normalmente utilizza la doppia corona 46/39 (a volte il 50 come corona grande per i percorsi più scorrevoli). Pignoni con le combinazioni 11/28, oppure 11/30.
  • Manubrio integrato full carbon, Canyon H31 CX-Ergocockpit. MVDP usa uno stem da 120 mm e larghezza manubrio da 420 mm.
  • Pedali Shimano XTR.

La Guerciotti ufficiale in dotazione al team

Ciclocross: una sbirciatina alle bici dei pro
Questa è la bici ufficiale utilizzata dal Campione Italiano in carica Jacob Dorigoni. Guerciotti Eureka.

Moderna con il carro ribassato e la trasmissione Sram AXS

  • Telaio e forcella full carbon. Questa è la versione Eureka CX, dedicata al ciclocross.
  • Reggisella da 27,2 mm di diametro.
  • Componentistica Deda.
  • Trasmissione Sram Force AXS con monocorona anteriore che viene cambiata in base alle caratteristiche dei percorsi. Pacco pignoni 10/33. Pedivelle in carbonio.
  • Ruote Ursus Miura TS37 Evo, con cerchio in carbonio e con predisposizione allo pneumatico tubolare (coperture Challenge).
  • Selle Italia SLR (versione tradizionale).
  • Pedali Shimano XT.

La KTM dei Samparisi

Per entrare nel dettaglio di questa bicicletta riprendiamo la precedente pubblicazione.

KTM Bikes: la X-Strada dei Sampa Brothers

La Specialized della Teocchi e di Pidcock

E’ il modello plurititolato CRUX Carbon Fact 11r, nella sua ultima versione.

La Crux del britannico è leggermente diversa, rispetto al modello usato da Chiara Teocchi, diversità che si concentrano sull’allestimento, ma il telaio è il medesimo.

Zipp per il corridore UnionJack, ruote Roval per la Teocchi

La bici fornita a Chiara arriva direttamente dalla filiale italiana di Specialized, con alcune diversità rispetto a quelle in dotazione al forte corridore del Team Trinity, che già dai primi scorci del 2021 passerà ufficialmente alla Ineos. Tom Pidcock userà una Pinarello anche nel ciclocross? Nel frattempo vediamo alcuni particolari della Specialized Crux della Teocchi.

Specialized al fianco di Chiara Teocchi nel cx

Trek Boone Disc

U n progetto tra i più longevi del panorama, una delle prime biciclette, se non l’unica che propone lo sdoppiatore IsoSpeed, per avantreno e retrotreno. Nelle immagini qui di seguito vi proponiamo il framkit e la bici completa che potete trovare anche sul catalogo ufficiale di Trek. Il pacchetto frame e forcella Boone Disc 6, sono i medesimi che usano i pro. Cambia la componentistica: i pro sono supportati da Sram con la trasmissione Red AXS e con la monocorona anteriore.

La Ridley X-Night SL Diasc una delle più ambite ed utilizzate

Anche in questo caso ci troviamo di fronte uno dei marchi e una delle biciclette più longeve del panorama ciclocross. La X-Night SL Disc è l’ultima versione dell’azienda belga, con questa sua forma che porta il tubo orizzontale ad abbassarsi verso l’avantreno e una serie di geometrie molto spinte. Il marchio è molto ambito nell’ambito ciclocross e di fatto ha surclassato il brand Stevens, in un certo senso l’antagonista di Ridley.

Una componentistica mix

  • Telaio e forcella full carbon.
  • Cockipt e reggisella Deda.
  • Sella 4ZA.
  • Ruote DT Swiss Spline con cerchio full carbon per tubolari (Dugast).
  • Trasmissione Shimano Dura-Ace Di2 con doppia corona anteriore. Molti corridori del Team Pauwels adottano la combinazione 44/36.

La chicca Bianchi Zolder Pro di Van Aert nata per il cx

Ciclocross: una sbirciatina alle bici dei pro
SWITZERLAND / SUISSE / ZWITSERLAND / DUBENDORF /

La Zolder Pro della Bianchi è un progetto specifico per il ciclocross che l’azienda italiana ha sviluppato con il fondamentale contributo del fortissimo corridore belga. Nel 2021 il Team Jumbo-Visma passerà a Cervélo. Onestamente dubitiamo che WVA utilizzi un telaio gravel, considerando che ad oggi e ufficialmente, Cervélo non ha bici da cx in gamma. Userà una Zolder Pro Disc camuffata? Vedremo e non sarà difficile capirlo.

Alcune caratteristiche della componentistica, non solo da ciclocross

  • Trasmissione Shimano Dura-Ace 11v, Di2. Doppia corona anteriore 46/39, all’occorrenza 50/39. Pignoni 11/28, oppure 11/30. Pedali Shimano XTR.
  • Ruote Shimano C40 per tubolare. Tubolari Dugast.
  • Freni a disco da 140 mm di diametro.
  • Cockpit integrato Vision Metro 5D con 130 mm di lunghezza dello stem e 44 cm di larghezza.
  • Seat-post zero off-set FSA K-Force, in carbonio e con 27,2 mm di diametro.
  • Sella Fizik Antares R1 (rails in carbonio). E’ un’edizione speciale con parte centrale con superficie grippante.
  • Infine il frame-kit, telaio e forcella full carbon, senza membrana viscoelastica Countervail. Anche la geometria riprende le richieste e lo sviluppo richiesti dal campione belga per un utilizzo specifico nell’ambito del ciclocross.

A cura della redazione tecnica, foto courtesy Selle Italia (Photonews), Shimano (CorVos), Specialized

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Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.