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Da Nalini una nuova livrea in occasione del pavé

di - 12/04/2019

Nalini ha ufficializzato una nuova livrea, con un rinnovato abbinamento di colori per il sodalizio transalpino Total Direct Énergie, azzurro/blu/bianco/rosso che va a sostituire la precedente cromia nero/gialla. Il team parteciperà alla classica del pavé, la Parigi-Roubaix, con la nuova divisa realizzata dall’azienda mantovana, storica azienda mantovana del settore dell’abbigliamento sportivo. 

Ecco la nuova divisa della squadra francese, con l’abbinamento dei colori che riprende quelli del nuovo sponsor Total.

“Rinnovare completamente la divisa di una squadra a stagione inoltrata è una gran bella sfida, commenta Claudio Mantovani, proprietario di Nalini. Noi l’abbiamo affrontata con grande entusiasmo, realizzando, come da richiesta, una maglia totalmente diversa dalla precedente, unendo armoniosamente i diversi colori che contribuiranno a creare la nuova identità della squadra.” Questa è una sfida difficile per chiunque, che parte dall’idea, dal confronto tra l’azienda e il team, fino ad arrivare alla progettazione e produzione: ma in questo Nalini non è seconda a nessuno, brand che non corso di tanti anni, ha fatto delle collezioni custom il suo core aziendale.

Anche su questi capi, come sui precedenti, le taglie sono state personalizzate per ciascun atleta per conferire una perfetta ergonomia, aerodinamicità e comfort, grazie alla massima cura dei dettagli che contraddistingue i prodotti di Nalini. Non si è trattato di realizzare nella nuova grafica solo il kit gara: per ogni corridore è stato prodotto nuovamente l’intero equipaggiamento che prevede i body da crono, gli accessori, l’abbigliamento intimo e le sacche da rifornimento.

Di questa nuova divisa Nalini ha realizzato inoltre il kit replica disponibile per i fans della squadra con maglia a manica lunga e corta, pantaloncini e accessori che sarà in vendita presso i rivenditori di abbigliamento ciclistico, anche online, in tutto il mondo.

nalini.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.