Pubblicità

Nuovo Evade e S-Works7 di Specialized

di - 15/02/2018

Anche in questo caso, come accaduto per Evade, la calzatura ha subito un profondo rinnovamento ma senza perdere il suo dna e alcune caratteristiche di design cha l’hanno resa famosa e apprezzata. S-Works7 ha un suola full carbon FACT Powerline, con indice di rigidità 15.0, con predisposizione a tre fori, con bussole filettate in titanio. Qui sotto le immagini che mettono a confronto le due calzature, edizione 2018 ( a sinistra) e versione precedente ( a destra) e le due suole.

La suola della S-Works è maggiormente “rastremata” rispetto alla precedente, soluzione che ha permesso di risparmiare qualche grammo di peso, aumentando al tempo stesso stabilità e rigidità.

La porzione superiore, la tomaia è in tessuto Dyneema TPU, tanto resistente quanto elastico, confortevole e dalla buona traspirazione, con un peso specifico ridotto. Inoltre, la membrana Dyneema permette di ridurre al lumicino la presenza di cuciture, per un prodotto finito particolarmente longevo, capace di adattarsi alle forme del piede.

Due rotori Boa S3-Snap e un velcro: completamente nuovi i due rotori in alluminio di Boa, sviluppati proprio per questo modello Specialized. Resistenti e potenti, belli alla vista, i due Boa agiscono in modo diretto sui cavi ma rispetto al passato, anche grazie alla linguetta, distribuiscono meglio la forza di chiusura. Rivisto anche il PadLock posteriore (la talloniera), che completa il concetto di FormFit per una migliore connessione tra piede e scarpa. Le nuove S-Works7 sono disponibili nelle taglie dalla 36 alla 48, in quattro colorazioni (nero, bianco, rosso e acid lava), ad un prezzo di listino di 370 euro.

Quanti cambiamenti rispetto alla prima calzatura Specialized S-Works datata 2002.

specialized.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.