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FREE to RUN , il docu-film di Stephanie Case con The North Face

di - 15/07/2022

Il marchio iconico THE NORTH FACE presenta “FREE to RUN”,
docu-film dedicato alle runner afghane ZEINAB e ZAHRA, supportate dall’organizzazione NO-PROFIT fondata da Stéphanie Case, atleta e attivista per i diritti umani.

FREE to RUN, una missione!

Il documentario racconta la missione di “Free to Run” e la storia di donne che attraverso lo sport si impegnano a trasformare il mondo che le circonda.

“Nel 2014, l’ultra runner Stephanie Case ha fondato l’organizzazione no profit “Free To Run” che mira a consentire alle donne e alle ragazze di dedicarsi in modo sicuro e con coraggio alle attività outdoor.”

L’organizzazione utilizza lo sport come strumento di emancipazione e istruzione, aiutando a trasformare le vite di migliaia di donne e ragazze in regioni afflitte dalla guerra.

Stéphanie Case, attivista e avvocato

Stéphanie Case sorridente, fotografata da Karol Jaworski Richards. Stéphanie è fondatrice e attuale presidentessa dell'associazione no-profit FREE to RUN
Stéphanie Case sorridente, fotografata da Karol Jaworski Richards. Stéphanie è fondatrice e attuale presidentessa dell’associazione no-profit FREE to RUN

Stéphanie è un’attivista e un’avvocatessa per i diritti umani da sempre impegnata a tutelare i diritti delle donne.

Mentre era impegnata nella preparazione del TOR450 (gara nella quale ha conquistato il terzo posto assoluto, battendo il record di percorso femminile di 30 ore), ha lavorato dietro le quinte con la Free to Run per organizzare una spedizione di sole donne, guidata da donne, in Afghanistan.

The North Face sempre presente

The North Face ha voluto supportare la sua atleta affiancandola nel progetto di questo documentario.

Nella foto sopra, Zeinab e Zahra durante un allenamento.

Realizzato da Carrie e Tim Highman della casa di produzione Dream Lens media, che racconta la storia di due donne afghane, Zeinab e Zahra, che rappresentano perfettamente i principi alla base dell’organizzazione Free to Run e lo spirito di tante altre donne in Afghanistan che credono nell’istruzione e nel progresso.

La storia di Zeinab

Zeinab studiava all’American University di Kabul quando ha conosciuto due ragazze che si stavano allenando per un’ultra-maratona con Free to Run e si è unita al programma nel 2017.

Running, grande fonte di motivazione

Per Zeinab, impegnata negli studi e in un lavoro che la aiutasse a sostenersi economicamente, le sessioni di Free to Run rappresentano una fonte di motivazione e un incoraggiamento a uscire dalla zona di comfort.
Zeinab ha così potuto affrontare più maratone, e ha trovato la forza per sfidare la società, cercando di cambiare la percezione di ciò che le donne possono fare nel suo paese.

La storia di Zahra

Per Zahra invece, il sogno di contribuire a migliorare la vita delle donne in Afghanistan inizia con l’istruzione. Prima donna della sua famiglia a diplomarsi, Zahra si è laureata in economia e commercio all’Università di Kabul e ha scoperto Free To Run in un momento in cui cercava nuovi stimoli e nuove fonti di ispirazione. Il running le ha offerto una nuova prospettiva, mettendola in contatto con gli altri e aiutandola a esplorare il mondo che la circonda.

Sostenere le donne afghane

Per Zahra e Zeinab, Free to Run ha rappresentato un’opportunità non solo di sviluppare le proprie capacità, ma anche di sostenere altre donne afghane a fare lo stesso. Entrambe accettate con borse di studio Fulbright per le università degli Stati Uniti, sperano di continuare il loro percorso e non vedono l’ora di tornare a casa per creare un cambiamento positivo.

Una fase di gara di Stéphanie tra i sentieri del TOR450 vinto nel 2021

Il controllo dei Talebani

Poi, sotto gli occhi del mondo, i Talebani hanno iniziato a riprendere il controllo del Paese, distretto per distretto, provincia per provincia.

Il 15 agosto Kabul cade e Stephanie e i membri del consiglio di Free to Run si sono immediatamente concentrati sull’evacuazione della squadra dal Paese.

Dopo quasi 10 anni di progressi, l’organizzazione e migliaia di donne e ragazze avevano davanti un futuro pericolosamente incerto. In questo momento di incertezza, paura e tristezza, Stephanie ha trovato la determinazione, raddoppiando il suo impegno ad affrontare TOR450, non solo per se stessa, ma per ispirare le donne di tutto il mondo.

Carrie e Tim Highman filmer di FREE to RUN

Foto sopra, Stéphanie in un momento di relax.

“Nonostante gli eventi sconvolgenti, la coppia di registi Carrie e Tim hanno continuato a filmare, catturando un momento storico davvero unico attraverso gli occhi di Stephanie, la sua forza e la sua incredibile fiducia nel potere delle donne che la circondano.”

Per Zahra e Zeinab, la fiducia nel potere dell’istruzione, dello sport e del legame con il proprio Paese, rimane nonostante le sfide che sanno di dover affrontare. È una convinzione che Zahra sottolinea essere in grado di cambiare la vita in meglio:

Le parole di Zahra

“Da quando i Talebani hanno preso il potere in Afghanistan, le ragazze che hanno superato il sesto anno di età non possono frequentare la scuola per più di otto mesi. È triste. Credo che l’istruzione sia la chiave del successo, che le donne afghane abbiano il diritto di ricevere un’istruzione e che dovremmo lottare collettivamente per cambiare l’attuale status quo in Afghanistan come cittadini del mondo”.

Le parole di Stéphanie sul progetto

2021, la partenza del TOR450 che Stéphanie vincerà, un moneto di commozione della grande protagonista della kermesse valdostana, mentre lo speaker ricorda le ragazze afghane e la situazione che stanno vivendo.

Per Stephanie, il terzo posto al TOR450 è solo un’altra tappa del suo viaggio, mentre segue il suo scopo e lavora per trovare nuovi modi per far sì che Free to Run continui a cambiare vite.

“Operare in situazioni impossibili fa parte del DNA di Free to Run – e di qualsiasi ultrarunner. Continueremo a sostenere le donne leader nelle aree di conflitto, in ogni loro passo”.

 

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”