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Good Year Eagle Sport tube type, il nostro test

di - 21/06/2021

Good Year Eagle Sport tube type, il nostro test

Categorizzarla come “gomma da allenamento”, a nostro parere è riduttivo. E’ vero che rispetto al modello Eagle F1 scendiamo di un gradino nella scala dei valori, ma il modello Good Year Eagle Sport si mostra come uno pneumatico performante e ben costruito. Buono il rapporto tra la qualità del prodotto ed il prezzo.

Good Year Eagle Sport tube type, il nostro test

Good Year e le gomme per la bici

Eagle Sport nasce per essere longeva e non vuole sacrificare quella parte prestazionale che fa parte del DNA di Good Year. Il prodotto trova ispirazione dal più alto di gamma Eagle F1, grazie ad un design del battistrada che facilmente accostabile. Dal punto di vista tecnico, scriviamo di uno pneumatico che è disponibile nella sola versione clincher, mentre l’F1 è anche tubeless, con due sezioni: 25 e 28 millimetri. Partendo dal battistrada, questo è costruito grazie alla mescola Good Year Dynamic Pace, che punta sulla longevità e su una usura limitata. Gli intagli laterali permettono un buon adeguamento e tenuta anche in caso di umido, bagnato e quando c’è una variazione di temperatura.

good year eagle sport il test

Lo pneumatico ha una carcassa in nylon, con strati sovrapposti, la stessa tecnica adottata per la costruzione di Eagle F1. Il modello sport non presenta l’inserto centrale di rinforzo. Eagle Sport ha i cerchietti flessibili e la gomma è pieghevole. Il prezzo di listino è di 29,90 euro.

Good Year Eagle Sport tube type, il nostro test

Le nostre impressioni

Eagle Sport è uno pneumatico che si presenta da subito con un DNA sdoppiato.

  • Da un lato abbiamo una gomma molto elastica ai lati e ai bordi, pastosa e facile da tallonare al cerchio, fattori non comuni in questa categoria di prodotti. La facilità di montaggio e una certa plasmabilità del prodotto, facilitano, non poco le operazioni di montaggio al cerchio.
  • Dall’altra parte, una volta su strada, ci confrontiamo con un clincher bello tosto, molto scorrevole, ma anche piuttosto secco nelle risposte e con un potere ammortizzante limitato. E’ una caratteristica degli pneumatici Good Year, che abbiamo evidenziato in precedenza, nei test delle versioni F1 clincher e tubeless. Eagle Sport, a nostro parere è un prodotto dedicato a chi piace sentire la bici e le ruote scorrerre e ama in un certo senso gli pneumatici con una battuta a terra ridotta.

Good Year Eagle Sport tube type, il nostro test

Un design che è simbolo di velocità

La sua forma è come una sorta di pera, più arrotondata ai lati e risicata nella sezione centrale, fattore che influisce in modo positivo sull’agilità. E’ particolarmente veloce e per essere sfruttata al pieno delle sue potenzialità esige delle pressioni di esercizio medio/alte. Si adegua in modo perfetto a cerchi con un canale interno compreso tra i 18 e 19 mm di larghezza, situazioni nelle quali mantiene la sua sezione da 25 millimetri (abbiamo provato proprio la versione 25c).

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In conclusione

E’ una gomma da training, ma non sfigura in un contesto di competizioni veloci e con un percorso senza grosse difficoltà tecniche. Ha una struttura molto compatta e robusta, che conferma una certa secchezza nelle risposte. Consideriamo Good Year Eagle Sport, uno pneumatico da corridori, che macinano km per gli allenamenti e usano le gare veloci come attività propedeutica a rifinire il training specifico. 

Good Year Eagle Sport tube type, il nostro test

mandelli.net

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.