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I campionati italiani tornano a Darfo Boario Terme

di - 14/05/2018

Dopo due anni le sfide tricolori di ciclismo tornano a Darfo Boario Terme. Il traguardo che nel 2016 sorrise a Giacomo Nizzolo, incoronerà il 30 Giugno prosimo, il nuovo campione italiano dei professionisti. Il giorno successivo, il 1° luglio, la cittadina bresciana ospiterà anche gli assoluti di paraciclismo. 

L’Associazione Sportiva Boario è già al lavoro nel comune della Valle Camonica per ripagare la fiducia rinnovatale dalla Federazione Ciclistica Italiana e regalare a tutti gli appassionati di due ruote un fine settimana ricco di emozioni. Ezio Maffi, che guida la macchina organizzativa, racconta: «Per quanto riguarda il percorso della prova Elite (233,80 km) abbiamo cercato di accontentare le richieste del Commissario Tecnico Davide Cassani in vista dell’impegnativo mondiale di Innsbruck quindi abbiamo reso più nervoso il tracciato del 2016, che continuerà a ruotare attorno al muro di Cornaleto (200 mt al 17% di pendenza), lo strappo che verrà affrontato per l’ultima volta a 3 km dal traguardo e probabilmente deciderà il nome del successore di Fabio Aru. Questa volta verrà ripetuto 8 volte invece che 5. Il gruppo transiterà al traguardo ogni 30’-45’, ci aspettiamo il pubblico delle grandi occasioni. Lo spettacolo continuerà il giorno successivo con le gare riservate alle varie categorie degli atleti paralimpici che si sfideranno su un percorso interamente cittadino di 5,2 km che non presenta particolari difficoltà».

Numerosi gli eventi collaterali alle gare, a partire dall’Anteprima Tricolore degli ex professionisti del venerdì sera, che radunerà grandi campioni del passato, che testeranno l’inedito tracciato dando il via a un week end davvero da non perdere. A breve sul sito www.campionati-italiani-ciclismo.it saranno disponibili tutti i dettagli e le cartine dei percorsi delle prove nazionali, pronte per essere studiate da chi ambisce a vestire la maglia tricolore.

foto credit BettiniPhoto 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.