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I rumors della Fausto Coppi Le Alpi del Mare

di - 13/07/2015

La granfondo di Cuneo ha sempre un fascino particolare, bella, dura, difficile, impegnativa sotto tutti i punti di vista, non solo per quanto concerne lo sforzo atletico, tracciato che prevede un certo impegno tecnico del mezzo, per via delle lunghe ascese e delle discese tecniche, in cui il settaggio ottimale della bicicletta deve collimare alla perfezione con le doti di guida.

 

Granfondo Fausto Coppi le Alpi del Mare, 28^ edizione, una giornata tanto bella per gli appassionati (e dal punto di vista del meteo), quanto brutta e triste; ci lascia Marco Giraudo, compagno di avventura e pedalate ( i ciclisti sono tutti compagni), di soli 41 anni. Marco è stato colto da malore all’imbocco della salita della madonna del Colletto, ultima asperità dei due percorsi; Marco ha affrontato quello medio. Dopo l’intervento dell’ambulanza è entrato in campo anche l’elisoccorso ma vani sono stati tutti i tentativi di rianimarlo.

 

Vogliamo tornare alla manifestazione cuneese, perché siamo convinti che in queste occasioni ogni ciclista perde un pezzettino di sé, come se gli oltre 2000 ciclisti presenti in Piazza Galimberti fossero amici da sempre ma è giusto anche continuare rivolgendo un pensiero a chi non può essere seduto sul sellino e faticare in salita.

 

La Fausto Coppi le Alpi del Mare è un evento che coinvolge il Sabato precedente la gara, con l’norme villaggio di partenza all’aperto con il clou nella giornata di Domenica, appunto con la granfondo e mediofondo, senza dimenticare la “mangia&pedala”.

 

Bello e particolare il Sabato pomeriggio con l’ormai consueta presentazione delle nazioni, proprio sul palco in piazza Galimberti.

 

Giornata calda sin dal mattino, cielo terso e partenza alle 7 in punto dalla piazza principale di Cuneo, come d’abitudine, con i percorsi che si dividono poco dopo un kilometro; altro valore aggiunto alla manifestazione.

Percorso medio di 111 kilometri con 2500 mdsl e percorso lungo di 177 km con 4125 mdsl.

 

Abbiamo sempre affermato che la gara della “provincia granda”, forse non è l’evento mediatico messo in primo piano sulle tv ma fa parte di quella ristretta schiera di manifestazioni che rendono un ciclista vero; “sei un granfondista se hai affrontato almeno una volta una prova del genere nella tua carriera ciclistica, a prescindere dal risultato finale”.

 

Un minimo di cronaca; la vittoria assoluta del percorso granfondo và ad Andrea Gallo, irresistibile lungo la salita del Fauniera, metre in campo femminile ad Olga Cappiello. Per il percorso medio, Davide Aufiero ed Erika Magnaldi trionfano nelle rispettive categorie.

(foto apertura Fausto Coppi, foto articolo Sara Carena)