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Kask Wasabi, il nuovo casco di Ineos Granadiers

di - 10/03/2021

Kask Wasabi, il nuovo casco di Ineos Granadiers

Quale vetrina migliore se non quella delle Strade Bianche, per il suo esordio ufficiale. Kask Wasabi entra a far parte della dotazione dei corridori del Team Ineos Granadiers, un casco versatile e adatto a differenti tipologie d’impiego e di stagione. Vediamo i dettagli principali.

Kask Wasabi, il nuovo casco di Ineos Granadiers

Kask Wasabi, non è solo un casco aero

Nasce per offrire il miglior rapporto di gestione tra i flussi d’aria, comunque necessari per garantire un ventilazione ottimale della testa e l’efficienza aerodinamica. Proprio la termoregolazione è stata uno dei tasselli fondamentali del suo sviluppo. L’ampia feritoia centrale e l’asola posta nella sezione superiore della calotta, danno forma al concetto Active Ventilation System, una sorta di condotto che si apre all’interno per aerare in modo costante la testa. L’ingresso dell’aria può essere fermato se il corridore lo ritiene necessario, con un semplice gesto; una sorta di paratia chiude l’ampia bocca inferiore. Gli ingegneri Kask hanno documentato l’aumento della temperatura interna di 1,5°, quando la feritoia viene chiusa. Altro valore aggiunto sono le imbottiture interne in Lana Merino.

Leggero e pratico

Il valore alla bilancia dichiarato è di 290 grammi. Il sistema di regolazione Kask Octo Fit ha la rotella posizionata nella sezione superiore del casco, sulla nuca e permette di adattare il fitting in senso verticale e in quello orizzontale. Tre le taglie disponibilli: S, M e L.

kask.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.