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KTM X-Strada 720, la bici gravel in alluminio

di - 23/04/2021

Chi ha detto che bisogna avere una bici in carbonio a tutti i costi? E’ davvero necessario spendere diverse migliaia di euro per una bici, che a prescindere da tutto-deve-essere divertente? La KTM X-Strada 720 è un esempio di quanto, senza spendere una follia, si possa avere una bicicletta divertente, di sostanza e capace di coprire le diverse esigenze dell’utilizzatore. Ecco la nostra prova.

KTM X-Strada 720, la bici gravel in alluminio
Il punto di inserzione dei foderi obliqui al piantone, è un particolare che accomuna diversi progetti di KTM.

Le bici KTM e quel family design

Al telaio in alluminio, viene abbinato quello che ci piace definire un family design, forme e concept che ritroviamo anche nelle bici road del marchio austriaco. Il riferimento si riferisce in modo particolare alle tubazioni schiacciate, quella orizzontale e obliqua, con volumi leggermente diversi rispetto al carbonio e a quell’inserzione tra i foderi obliqui e il piantone. Proprio quest’ultima zona del telaio è simile alla soluzione adottata per la aero KTM Revelator Lisse, ma anche per la versione Alto. Ma cerchiamo di restare focalizzati sulla gravel X-Strada, una bicicletta con un prezzo di listino che suscita interesse e che conferma, ancora una volta, la capacità di KTM Bikes di far collimare la sostanza del mezzo senza eccedere con gli euro.

Come è fatta e il suo allestimento

  • Il telaio è in alluminio 6061 triple butted, con gli steli della forcella in carbonio e lo stelo in alluminio.
  • La trasmissione è Shimano GRX 10v (11/36) meccanica, con doppia corona anteriore (46/30).
  • I freni a disco (160×160 mm) sono GRX.
  • Stem, piega manubrio e reggisella sono in alluminio KTM.
  • La sella è di Selle Italia, modello X3.
  • Ruote KTM in alluminio (tube type) con mozzo Shimano.
  • Pneumatici Schwalbe G-One Bite 700x40c.
  • Disponibile nelle taglie: XS, S, M, L e XL.
  • Peso rilevato (senza pedali) e nella taglia M, 11,24 kg.
  • Prezzo di listino, 1649 euro.

 

Alcuni dettagli che fanno la differenza

Alcune soluzioni adottate da questo pacchetto aggiungono valore, non solo per quanto riguarda la tecnica della bicicletta nella sua totalità, ma anche per l’ampia possibilità di sfruttare il mezzo, in diverse situazioni.

  • La forcella ad esempio, che collima con “una geometria alta” nella sezione frontale, a vantaggio di una guida rilassata. Inoltre gli steli permettono di integrare il parafango e i supporti per le borse. Il bikepacking non è un problema e la stessa forcella è irrobustita da un ponticello che unisce i due foderi.
  • Le saldature sono abbondanti in ogni sezione, ben eseguite. Nonostante un utilizzo intenso su strade di ghiaia, la verniciatura non ha subito scalfiture di rilievo.
  • Un altro vantaggio è dato dalle geometrie, che ad un passo mediamente lungo (taglia per taglia), abbinano delle dimensioni contenute di carro posteriore e profilato dello sterzo. Guidabilità e gratificazione estetica ne guadagnano.
  • Troviamo azzeccata la scelta della trasmissione, non solo in relazione alla categoria della quale fa parte la KTM X-Strada 720, ma pensando anche all’utilizzatore tipo di questa bici. Il doppio plateau anteriore è una soluzione ottimale, a nostro parere, che permette di essere veloci su asfalto, su strade bianche battute, sulle ghiaiate e anche sui ripidi sentieri tra i filari dei vigneti. Gli manca una ruota con cerchio tubeless ready.

KTM X-Strada 720, la bici gravel in alluminio

  • Inoltre: durante il nostro test, pur non avendola adoperata a pieno carico, abbiamo usato un paio di borse e una sacca frontale. La volontà è stata quella di provare il bilanciamento dell’anteriore e le reazioni dell’avantreno: permettetemi di scrivere “tanta roba”, perché davanti non arriva una vibrazione in eccesso e la bici è sempre ben impostata. 

ktm x-strada 720 il test

KTM X-Strada 720, il nostro test

Prima di tutto vale la pena sottolineare che è una bicicletta divertente, non è particolarmente esigente e non è eccessivamente rigida. Non dà mai l’idea di essere un cavallo imbizzarrito. Non vuole spingere a tutti i costi, a vantaggio di una guida tranquilla e piuttosto rilassante. E’ una vera bicicletta da gravel, che soffre un poco negli ambienti off-road più esigenti, magari nei singletrack e nelle situazioni di terreno eccessivamente smosso. Al contrario, quando si tratta di viaggiare e di pedalarla per ore, è particolarmente affidabile, stabile e comoda, fluida e scorrevole e in molte situazioni il suo peso sparisce. Come sottolineato in precedenza, il vantaggio è dato anche dall’equilibrio ottimale tra le parti, che permette di sfruttare la bici anche con borse e pesi aggiuntivi. Buona la trazione del posteriore quando è in salita. 

KTM X-Strada 720, la bici gravel in alluminio

In conclusione

La KTM X-Strada 720 non è una bicicletta gravel per chi vuole fare delle competizioni e dell’agonismo spinto. Questa considerazione però non deve trarre in inganno, perché qui-scriviamo-di una bicicletta che potrebbe collocarsi con tutta tranquillità in una fascia più alta del mercato. Da un lato abbiamo una gravel così come dovrebbe essere, non eccessivamente spinta e tirata, nel peso e nell’allestimento. Dall’altro abbiamo una seconda bici, adatta a chi usa la disciplina gravel come attività propedeutica. E’ una bicicletta alla quale non manca nulla, nonostante un’aurea di essenzialità. La KTM X-Strada è anche una compagna di viaggio e ha tutti i crismi per essere utilizzata nelle lunghe traversate.

a cura della redazione tecnica, immagini della redazione tecnica.

ktm-bikes.at

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.